
Nel 2023 il consumo di vino è diminuito di 1,3 milioni di litri rispetto all’anno precedente, un calo dello 0,5%. Ciononostante, l’industria vinicola svizzera dimostra resilienza, guadagnando quote di mercato fino al 38,6%, un aumento del’1,6% rispetto al 2022. Grazie all’ottima vendemmia dello scorso autunno, le cantine abbondano di vini nostrani, registrando a dicembre un volume di scorte pari a 156 milioni di litri, un più 6,8% . I vini rosé rappresentano quasi l’8% del consumo totale mentre la vendita di spumanti elvetici è aumentato del 7% nel 2023, raggiungendo i 22,8 milioni di litri. Ma la quota di mercato dei vini spumanti svizzeri rimane comunque al di sotto de 3%.
Dati incoraggianti, anche per le esportazioni
Secondo l'Interprofessione della Vite e del Vino i dati sono incoraggianti e dimostrano la necessità di sostenere i prodotti indigeni. A Ticinonews ne abbiamo parlato con Marco Romano, presidente dell’Interprofessione della Vite e del Vino svizzeri. “Si tratta di un trend internazionale. Anzi, rispetto ad altri Paesi la Svizzera subisce questa diminuzione in maniera minore”, ci spiega Romano, precisando che questo trend globale va ricondotto a determinate tendenze sociali e cambiamenti di abitudine. “Quello che è interessante è il fatto che nel mondo si stia cominciando a bere più vino in quei Paesi in cui non viene prodotto, e questo è interessante in un’ottica di esportazioni”.
Si consuma meno vino, ma si predilige quello indigeno
In Svizzera si beve, lo ripetiamo, meno vino. Tuttavia, il consumo di quello indigeno è aumentato. Il risultato di una serie di misure messe in atto? “Io sono presidente di questo settore da sei anni, un lasso di tempo in cui lottiamo a livello nazionale per far sì che aumentino i mezzi di produzione e per fare in modo che venga dato più spazio al vino, anche a livello comunicativo”. Romano ha infatti voluto sottolineare come nel nostro Paese non vengano prodotti unicamente cioccolato e formaggio: “sfido chiunque a trovare una pianta di cacao in Svizzera, che è in realtà un Paese di vino e in un momento storico dove si vuole consumare a livello locale, vedere vini provenienti da decine di migliaia di chilometri fa piangere il cuore”. La popolazione sta però capendo, motivo per cui negli ultimi anni la quota di mercato dei vini elvetici è cresciuta arrivando a quasi il 39%, con l’obiettivo di arrivare al 40%. “Possiamo quindi esprimere soddisfazione, ma non deve far sedere la realtà e continuare a sensibilizzare e incentivare ulteriormente la Svizzera nel consumo di vino indigeno, soprattutto nel turismo e nella ristorazione”.
