
In data odierna è stata lanciata un'iniziativa generica "volta a far sì che si modifichi la Legge sull’esercizio dei diritti politici, reintroducendo de facto la possibilità di congiunzione delle liste nelle Elezioni comunali e cantonali, sia per gli organi Esecutivi che Legislativi".
"Il 13 marzo 2017 - scrivono i firmatari - Lara Filippini e cofirmatari presentarono un’iniziativa generica per chiedere la reintroduzione del principio di congiunzione delle liste per gli Esecutivi e Legislativi comunali e cantonali. Nella seduta del 22 gennaio 2018 il Gran consiglio accolse però il rapporto di maggioranza redatto da Franco Celio e firmatari, che chiedeva di bocciare l’iniziativa conservando la legge in vigore. A far pendere l’ago della bilancia furono in particolare i Gran consiglieri di PLR e PPD, che si erano opposti con forza a questa modifica di legge.
"Dopo la decisione di PLR e PPD di unirsi in congiunzione per le Elezioni federali - sottolineano i firmatari - riteniamo ci siamo finalmente le basi per riproporre la possibilità di congiungere le liste a livello cantonale e comunale".
L'iniziativa auspica inoltre di rilanciare il dibattito sul sistema elettorale: "Un ampio dibattito sul tema è sicuramente auspicato e necessario, in particolare per il Ticino che è uno dei pochi Cantoni con il sistema elettorale proporzionale negli Esecutivi. Sarà quindi interessante mettere in discussione il sistema attuale valutando il sistema proporzionale con le congiunzioni delle liste e il maggioritario".
I firmatari:
Piero Marchesi, Boris Bignasca, Ivo Durisch e Nicola Schönenberger (primi firmatari), Henrik Bang, Omar Balli, Anna Biscossa, Samantha Bourgoin, Simona Buri, Nicola Corti, Lara Filippini, Tiziano Galeazzi, Cristina Gardenghi, Lelia Guscio, Luigina La Mantia, Carlo Lepori, Tatiana Lurati Grassi, Mauro Minotti, Sergio Morisoli, Marco Noi, Edo Pellegrini, Enea Petrini, Daniele Pinoja, Daniela Pugno Ghirlanda, Laura Riget, Massimiliano Robbiani, Amanda Rückert, Fabrizio Sirica, Andrea Stephani, Roberta Soldati, Bruno Storni.
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