Mestieri
"Servono giovani, il falegname di oggi non è più quello di 20 anni fa"
©Fiorenzo Maffi
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Redazione
2 anni fa
Il tema caldo affrontato durante l'assemblea dell'associazione svizzera di categoria dei falegnami, che ha avuto luogo negli scorsi giorni a Lugano, è stato la difficoltà a reclutare nuovi ragazzi nel settore.

"Per la nostra categoria il solo grosso tema di discussione è trovare personale qualificato, specialmente giovani". Renato Scerpella trova questo unico neo nella situazione attuale della categoria che rappresenta, quella dei falegnami. In Ticino questa professione viene svolta in circa 250 aziende, per la maggior parte di piccole dimensioni. Venerdì e sabato, Lugano ha ospitato l'assemblea nazionale dei delegati dell'Associazione svizzera dei fabbricanti di mobili e serramenti. Ad accoglierli sulle rive del Ceresio c'era Scerpella, in qualità di presidente della sezione ticinese. All'incontro si è parlato anche della difficoltà di reclutare nuovi falegnami.

Un mestiere che cambia

Scerpella fa un po' di autocritica per spiegare la mancanza di interesse verso questo mestiere. "Forse ci siamo adagiati un po', pensando che tutti sapessero cosa voglia dire fare il falegname", chiosa Scerpella. "Il falegname di oggi non è più quello di 20 anni fa: è tecnologico. Se io penso alla nostra ditta, quasi non c'è una macchina che non abbia uno schermino o una tastiera! I ragazzi però questo non lo sanno".

Un problema non più solo ticinese

Trovare nuove leve è tuttavia un cruccio non esclusivo al Ticino. "Per fare qualcosa abbiamo lanciato una campagna nazionale volta ad attirare i ragazzi verso la nostra professione". Secondo il presidente dei falegnami ticinesi, il problema tocca ormai direttamente anche il Nord delle Alpi. "Da noi spesso i problemi arrivano prima e direi che loro adesso ci hanno raggiunto...", commenta Scerpella. "In passato potevano fare una selezione del personale fra più candidati apprendisti. Oggi no. Anche loro hanno capito che bisogna fare qualcosa".