
Il Servizio dei ricorsi del Consiglio di Stato ha evaso nel 2017 un totale di 1'477 incarti, ottenendo un tasso di conferma delle proprie decisioni – da parte del Tribunale cantonale amministrativo – pari al 72%. Lo rende noto il Governo in una nota, sottolineando come "il rapporto fra gli incarti trattati e quelli in entrata (1.568) testimonia lo sforzo messo in atto per fornire risposte tempestive alle sollecitazioni dei cittadini: i tempi medi necessari all’elaborazione di una decisione si sono infatti attestati a circa sei mesi".
Durante lo scorso anno, il Consiglio di Stato ha ricevuto 1.540 nuovi ricorsi e 28 nuove istanze, per un totale di 180 incarti in meno rispetto al 2016. L’ambito più frequente di ricorso è l’edilizia, con 464 casi, pari al 30% del totale; a seguire, le sollecitazioni su decisioni dell’Amministrazione cantonale in materia di permessi di domicilio, di dimora e di lavoro (444 corrispondenti al 28% del totale). Numericamente più contenuti sono invece i ricorsi contro decisioni generali dell’Amministrazione cantonale (206) o degli enti locali (253), e in materia di circolazione (173).
Il Consiglio di Stato ha espresso soddisfazione per questi risultati, raggiunti "nonostante la crescente complessità delle norme che sempre più sovente impongono sopralluoghi, udienze e tentativi di conciliazione, dando vita a procedimenti non di rado lunghi e articolati". Da considerare inoltre che il compito del Servizio dei ricorsi spesso non si esaurisce con l’allestimento dei progetti di risoluzione, ma richiede ai giuristi di dedicare tempo e attenzione anche alle fasi successive delle procedure.
Gli obiettivi posti nel 2017 al Servizio sono stati complessivamente raggiunti anche per quanto riguarda l’aumento della qualità redazionale delle decisioni e l’ampia offerta di praticantati per giovani giuristi ticinesi. È stato inoltre possibile avvicinarsi all’obiettivo di ridurre i tempi di evasione degli incarti, in particolare nell’ambito dell’edilizia. Per il 2018 il Servizio si impegnerà per aumentare ulteriormente il numero di incarti trattati e raggiungere un bilancio positivo rispetto alle nuove sollecitazioni in entrata.
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