Indagine cantonale
Sempre molti rifiuti nell'ambiente in Ticino, ma nel 2022 meno che nel 2021
Immagine DT-URSI
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Meno rifiuti nell'ambiente in Ticino nel 2022 rispetto al 2021. Il calo più importante per le mascherine. Mozziconi ancora rifiuto principale.

Un anno passa e cambiano le abitudini, anche quelle cattive: in Ticino "la quantità di immondizia abbandonata nell’ambiente è ancora notevole", ma in calo nel 2022 rispetto al 2021. È la conclusione a cui giunge un'indagine stilata dal Dipartimento del territorio, in collaborazione con l'Azienda cantonale dei rifiuti. In nove differenti luoghi del cantone, da Malvaglia alle Gole della Breggia, in aree "urbane", "periurbane" e di "retroterra" (sentieri nel bosco, aree agricole e di campagna), sono stati raccolti tra il 15 e il 28 luglio scorsi 11,7 kg di rifiuti, con un calo del 46% rispetto ai 21,8 kg raccolti nell'aprile 2021. "Questo primo risultato - si legge nel rapporto - può concretizzare l’ipotesi che i cittadini, a seguito della soppressione in primavera delle ultime normative di protezione da coronavirus, abbiano frequentato in minor misura quelle aree di territorio che di norma non rientrano nelle zone di svago più comuni. Un altro importante fattore è sicuramente legato agli spostamenti facilitati verso l’estero (soprattutto nei mesi caldi)".

Rifiuti catalogati

I rifiuti raccolti nell'ambiente sono in seguito stati suddivisi in categorie: carta e cartone, plastica mista, mascherine chirurgiche, lattine e allumini, mozziconi di sigarette, vetro di bottiglia  e "altro". "Tra le varie categorie di rifiuti abbandonati, quasi tutte hanno registrato una diminuzione in comparazione ai dati del 2021". Il calo principale si è registrato nella categoria "mascherine chirurgiche" (-83,6%). L'unica categoria ad avere visto un aumento è stata quella dell'alluminio (incremento del 5,6%).

I luoghi più toccati

Dall'indagine emerge come il fenomeno del littering sia presente maggiormente nei posteggi pubblici e nelle aree per il grill in prossimità di parchi e sentieri e questo "indipendentemente dal fatto che vi siano posizionati cestini o bidoni". In ogni caso, "si può notare una correlazione tra la tipologia di zona esaminata e la quantità di rifiuti presenti: i centri urbani sono maggiormente colpiti rispetto alle zone periurbane e al retroterra".

Mozziconi nemico pubblico numero 1

Il rifiuto "principe" che lorda l'ambiente ticinese è però piccolo e quindi subdolo, perché a livello di massa totale conta poco. Infatti, "il rifiuto più abbandonato è il mozzicone di sigaretta. Ne abbiamo raccolto una quantità impressionante", commenta a Ticinonews Mauro Togni, capo dell’Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati. Alla base di questa grande diffusione c'è una convinzione profondamente errata: "Il fumatore non considera il mozzicone un rifiuto, ma questo è composto da plastiche, le quali hanno tempi di degradazione molto lunghi (fino a 500 anni)". Il mozzicone contiene inoltre molte sostanze tossiche, "nicotina in primis, ma non solo. Se lo si getta in un tombino dove scorrono acque meteoriche, questo può finire direttamente in fiumi e laghi. In effetti, più del 60% dei tombini non è collegato a degli impianti di depurazione. Gli sforzi che facciamo negli impianti di depurazione per contenere gli inquinanti sono quindi in parte annullati da questa cattiva abitudine".