Ticino
Sementina, il Municipio respinge in toto le accuse
© CdT/Gabriele Putzu
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Daniele Coroneo
3 anni fa
Ieri sera in Consiglio comunale l’Esecutivo ha risposto a un’interpellanza del gruppo Lega-Udc. “Servono cautela e rispetto”

A un’interpellanza dai toni accesi, il Municipio di Bellinzona replica a tono. Durante la seduta di Consiglio comunale di ieri sera, l’Esecutivo ha risposto a un’interpellanza presentata alcune settimane fa dal gruppo Lega dei ticinesi e Udc, nella quale si chiedeva conto dell’atteggiamento tenuto dal Municipio in merito all’inchiesta sulle morti per Covid nella casa anziani di Sementina.

In attesa di un esito definitivo
Nella sua risposta, l’esecutivo della Capitale ritiene che in questa vicenda siano necessari “cautela ma anche rispetto non solo per (...) i principi legali che disciplinano la ripartizione delle competenze tra gremi e autorità diverse”, ma anche per i “principi fondamentali che regolano il nostro sistema istituzionale e processuale”. In altri termini: prima di accusare, secondo il Municipio, occorre attendere l’esito della vicenda giudiziaria, anche perché, “Diversamente da quanto indicato nell’interpellanza, (...) il procedimento penale non è concluso e tantomeno il decreto emanato dal Ministero pubblico costituisce una ‘sentenza’ neppure di primo grado e ancor meno un giudizio definitivo”.

Media nel mirino, Rsi in primis
In effetti, dalla risposta municipale emerge fastidio nei confronti di un generale mancato rispetto del principio di presunzione d’innocenza, che “dovrebbe valere anche per i media”. La critica è rivolta in particolare alla Rsi: quando gli interpellanti chiedono al Municipio se questi non ritenga “opportuno scusarsi con le giornaliste Rsi e l’azienda per i servizi sul tema contestati fino al Tribunale federale”, l’Esecutivo risponde picche. “Due delle situazioni principali che avevano dato luogo al servizio (l’accesso indebito di famigliari alla casa anziani di Sementina e la somministrazione non consentita di morfina) non sembrano far parte delle imputazioni di cui al Decreto d’accusa (i media interessati comunque non ne hanno riferito neppure per dire che effettivamente non figurano). In ogni caso il Municipio aveva allora contestato l’approccio giornalistico e le modalità a cui si era fatto ricorso”.

Fiducia riconfermata
Fra le accuse che i consiglieri comunali di Lega e Udc hanno mosso al governo cittadino c’è quella di sostegno, ritenuto eccessivo, nei confronti dei funzionari della casa anziani finiti sotto inchiesta: “Il Municipio, in tempo record, ha già diramato un comunicato stampa a difesa dei tre condannati, ma non ha avuto il tempo per scusarsi pubblicamente con le vittime che aspettano giustizia da due anni?”, chiedono gli interpellanti. E l’Esecutivo risponde ribadendo “la propria fiducia” ai collaboratori coinvolti. “Dal profilo delle imputazioni mosse, l’emanazione del decreto d’accusa pare peraltro avere sensibilmente alleggerito la loro posizione processuale”, afferma la compagine municipale, prima di ricordare di avere più volte “espresso la propria solidarietà e vicinanza ai malati e ai famigliari di malati o deceduti per Covid. Lo si fa nuovamente anche in questa circostanza”.

Costo zero per la Città
I consiglieri comunali interpellanti vogliono sapere quanto sia costata la vertenza giudiziaria alle casse cittadine (“Nulla”, afferma il Municipio. “Per quanto riguarda gli oneri assunti dall’assicurazione, esula dalle competenze municipali”) e anche se l’Esecutivo abbia aperto o meno un’inchiesta nei confronti dei tre funzionari. A questa domanda, tuttavia, il Municipio non risponde: “Non forniamo informazioni attinenti a singoli collaboratori; la prassi per queste situazioni è comunque conosciuta agli interpellanti”.

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