
Si è concluso con sei condanne il processo che si è aperto lunedì nei confronti dei sei giovani imputati alla sbarra per tre episodi di estrema violenza, tra cui il noto pestaggio di Cadempino avvenuto nel gennaio 2021. La Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, ha pronunciato 6 condanne di diversa entità: si va da 20 mesi sospesi, fino alla più grave di 6 anni e 4 mesi per il 32enne colombiano con l’espulsione dalla Svizzera per 10 anni.
In tre condannati per tentato omicidio intenazionale
Tre di loro sono stati condannati per tentato omicidio intenzionale per aver messo in serio pericolo la vita del 18enne del Mendrisiotto. Determinanti sono stati i calci sferrati alla testa e con la spranga. Tutti e 6 sono stati condannati per sequestro di persona aggravato dalla crudeltà.
Torture come fosse un videogioco
Il giudice ha parlato di “fatti preoccupanti che testimoniano un sottobosco di giovani nullafacenti che hanno commesso torture verso un coetaneo come fosse un videogioco.” Ad aggravare il tutto, ha aggiunto il giudice, i futili motivi. Il 18enne infatti era stato picchiato per un debito di droga di 2’000 franchi, diventati poi 7’000 con gli interessi.
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