Ticino
Segreto bancario: prima convenzione "light"
Redazione
14 anni fa
Firmata con Malta la prima convenzione con la nuova clausola di assistenza proposta dal Consiglio Federale a metà febbraio

Il Dipartimento Federale delle Finanze ha comunicato oggi che la Svizzera ha concluso una convenzione di doppia imposizione (CDI) con Malta.Di per se la cosa potrebbe quasi passare inosservata, ma la particolarità di questa convenzione risiede nel fatto che comprende anche la famosa norma di interpretazione proposta dal Consiglio Federale a metà febbraio su iniziativa di Eveline Widmer-Schlumpf, la cosiddetta “clausola di frustrazione” con la quale si intendono evitare “eccessivi formalismi” in sede di richiesta di assistenza amministrativa da parte di paesi terzi.In poche parole, come già riferito in un nostro articolo del 15 febbraio, si tratta di poter concedere assistenza anche solo in base ad un numero di conto bancario, senza ulteriori specificazioni. In ogni caso, sempre secondo il Consiglio Federale, sarà sempre negata l’assistenza in caso delle cosiddette “fishing expedition”, ossia le richieste in massa senza valide motivazioni.Nel comunicato del DFF si cita testualmente che “La CDI con Malta contiene la norma di interpretazione proposta dal Consiglio federale a metà febbraio 2011 in ambito di assistenza amministrativa”.A questo punto sarà interessante vedere come il Parlamento e gli Stati recepiranno la nuova CDI, la prassi infatti prevede che dopo la firma di una convenzione per evitare le doppie imposizioni (CDI) il Consiglio federale presenta, per approvazione la CDI firmata e il relativo messaggio alle due Camere. Il Parlamento decide anche se la CDI deve essere sottoposta al referendum facoltativo. Secondo la prassi in vigore, le CDI che prevedono importanti obblighi supplementari sottostanno al referendum facoltativo.MM

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