Lotta svizzera
Segatura, sudore e bratwurst protagonisti a Biasca. Schiavuzzi: "Venite, anche solo a curiosare"
© Shutterstock - Ticinonews
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Redazione
2 giorni fa
200 lottatori, di cui 8 ticinesi, e già più di 1’700 biglietti venduti. La seconda festa cantonale ticinese di Lotta svizzera sta per approdare a Biasca: il Comitato organizzatore cerca volontari.

A poche settimane dal successo incredibile della festa federale a Mollis in Canton Glarona la lotta svizzera fa ora tappa in Ticino. A Biasca è infatti quasi tutto pronto per la seconda festa cantonale ticinese, dopo la prima a Cadenazzo nel 2022. Sui 3'000 posti disponibili nell’arena 1'700 sono già stati acquistati. "Lo slancio è stato dato anche dalla Festa federale, per cui l'appassionato o il ticinese incuriosito che non è andato a Mollis ha ora la possibilità di venire a Biasca per vedere un po’ cos’è questa lotta svizzera", ha spiegato il presidente del Comitato organizzativo Bruno Schiavuzzi a Ticinonews Sera. A Biasca ci saranno quindi attività con gli sponsor, chalet con offerte da bere e da mangiare "e invitiamo le famiglie ad essere curiose e sbirciare quello che succede nell'area aperta al pubblico e chissà, essere tra gli spettatori attivi nell’arena nelle prossime edizioni".

200 lottatori verso Biasca

Per dare qualche numero saranno duecento i lottatori che arriveranno in Riviera, tra cui il gigante Joel Wicki. Otto di questi saranno ticinesi. Per quanto riguarda il pubblico, dopo il successo della prima edizione di Cadenazzo (con 3'400 spettatori) c'è ottimismo. "Qui a Biasca abbiamo un’infrastruttura meravigliosa e penso che arriveremo, se c’è bel tempo, a 4'000 spettatori" ha dichiarato l'esperto e responsabile accoglienza del comitato Jürg Dräyer. "Abbiamo fatto anche un po’ di pubblicità a Mollis, molti ci hanno detto che arriveranno da oltre Gottardo perché il Ticino è sempre un viaggio che considerano di grande valore".  Nell’attesa di incoronare il secondo campione ticinese, per Biasca sarà anche un’occasione importante per mettersi in mostra. Schiavuzzi ne è convinto: "Noi crediamo che la promozione del nostro territorio passi attraverso questi eventi che non sono solo per i ticinesi, ma per tutta la Svizzera. Poi ci avvicinano: abbiamo un tunnel del Gottardo, abbiamo Alptransit, possiamo quindi togliere queste montagne e vivere insieme questa svizzeritudine che ci fa onore".

Si cercano volontari

Per organizzare a puntino il tutto serve però ancora una mano. Un appello lanciato dagli organizzatori è infatti quello della ricerca di una figura fondamentale, quella dei volontari. "Sono importantissimi per eventi grandi come il nostro. Se qualcuno avesse voglia di darci una mano alla buvette o alla cassa sul nostro sito può trovare tutti gli accrediti per poter passare magari qualche oretta con noi e vivere quest’ambiente sicuramente diverso".