Ticino
Se l’integrazione passa da un take away
Daniele Coroneo
3 anni fa
Con il progetto “Umamy”, 19 rifugiati collaborano all’interno di una cucina nella preparazione di porzioni di piatti etnici da asporto e su consegna sul mezzogiorno. “C’era voglia di raccontare il proprio cibo”

Da un paio di settimane la cucina del ristorante Ombrone di Cadro sforna sul mezzogiorno piatti etnici preparati da cuochi di eccezione: 19 rifugiati ospiti del nostro territorio hanno aderito al progetto “Umamy”, nato da un’idea della Croce Rossa Svizzera del Sottoceneri.

Raccontare il cibo
La necessità di un progetto di integrazione sulla base di esperienze culinarie è emersa durante degli atelier di cucina per rifugiati svolti lo scorso anno. “Ci siamo resi conto che le persone avevano un grande desiderio di condividere il proprio cibo e di raccontarlo, al punto di cercare le parole più adatte in italiano per descriverlo, sebbene fossero giunti in Ticino solo da poco”, spiega a Ticinonews Debora Banchini Fersini, vicedirettrice e capodivisione della migrazione della Sezione del Sottoceneri della Croce Rossa. E i partecipanti sono entusiasti: “Umamy mi piace per tre ragioni”, elenca una rifugiata irachena, in Svizzera da un anno e mezzo. “Anzitutto posso migliorare il mio italiano, posso conoscere persone nuove e imparare a cucinare”.

Un tour gastronomico
L’entusiasmo è condiviso da chi ospita i rifugiati e la loro cucina. Antonio Tanzariello, gerente del ristorante dove vengono preparati i pasti e con un passato da giramondo, ha l’occasione di effettuare nuove scoperte culinarie. “Sono ormai alla fine della mia carriera di albergatore e ristoratore e posso approfittare di un giro gastronomico attorno al mondo”. In questi primi giorni di collaborazione con i rifugiati, Tanzariello ha già avuto modo di provare piatti nuovi: “Sono rimasto colpito da tutte le cucine che ho assaggiato”, ci spiega. “Si tratta di cibi spesso molto speziati e comunque sempre squisiti”.

Si lavora sulle competenze trasversali
Umamy è solo uno dei progetti d’integrazione dei rifugiati promossi dal Servizio integrazione e volontariato della Croce Rossa, che offre per esempio corsi di italiano e anche laboratori di giornalismo. L’obiettivo è potere integrare rapidamente queste persone nel tessuto socioeconomico cantonale. “In Ticino, per esempio, giungono numerosi avvocati, i quali non possono esercitare sul territorio”, illustra Alessandra d’Angelo, responsabile del Servizio integrazione e volontariato della Croce Rossa del Sottoceneri. “Viene dunque effettuata un’analisi delle competenze trasversali dell’individuo. L’anno scorso questa ci ha permesso di trovare un posto di stage per 118 persone, un apprendistato per 25 e di stringere contatti con numerose aziende del territorio”.

Ordine online
Ogni giorno vengono preparati due piatti, di cui uno vegetariano, appartenenti alla cultura culinaria di un Paese diverso, che diventa protagonista dell’offerta di Umamy per tutta la settimana. I pasti vengono consegnati nella zona di Lugano, all’ora di pranzo e dal lunedì al venerdì, al domicilio del richiedente e possono essere ordinati dal sito umamy.ch entro le 16 del giorno precedente. In alternativa, possono pure essere ritirati al ristorante Ombrone. “Chi acquista un piatto Umamy acquista una vera e propria storia di vita”, conclude Banchini Fersini.

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