Ticino
Scuole Medie di Morbio, emersi altri 25 casi
Foto Gabriele Putzu
Foto Gabriele Putzu
Lara Sargenti
3 anni fa
Di questi 11 sono verosimilmente riconducibili alla variante inglese del virus. L’Ufficio del medico cantonale nel frattempo estende l’indagine ambientale. Merlani: “Partecipazione superiore alle attese”

L’indagine ambientale avviata a seguito del focolaio di Coronavirus all’interno della scuola media di Morbio Inferiore ha rilevato a oggi, su oltre 460 persone testate, altri 25 casi positivi, di cui 11 verosimilmente riconducibili alla variante inglese del virus. Lo comunicano il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) e il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS).

Test di massa, con un’adesione dell’80%
Domenica scorsa l’Ufficio del medico cantonale, d’intesa con il DECS, ha posto in quarantena allievi e docenti dell’istituto dopo aver ricevuto conferma di due casi di variante inglese sui 13 constatati dalla riapertura della scuola dopo le vacanze di Natale. Le persone poste in quarantena sono state invitate a sottoporsi a un test di depistaggio gratuito e volontario: “l’adesione a questa iniziativa è stata molto buona, con oltre l’80% degli interessati che si sono sottoposti a striscio già solo al checkpoint di Mendrisio”, sottolineano DSS e DECS nella nota congiunta.

I risultati
I risultati di questi test “permettono di avere una visione più chiara della diffusione del virus nell’istituto”, rilevano DSS e DECS. Come detto, a oggi sono 25 i casi positivi emersi (poco sopra il 5%), di cui 11 con forte sospetto di mutazione britannica del virus. Per una conferma definitiva è tuttavia “necessario il sequenziamento del campione in fase di analisi, mentre per un’indicazione attendibile è sufficiente il test PCR specifico svolto in questi giorni dai laboratori interessati”, ricordano i due dipartimenti. Complessivamente, dal 7 gennaio a oggi i casi positivi fra allievi e docenti della scuola media di Morbio sono quindi 39. I contatti stretti dei 39 casi sono stati posti in quarantena dal servizio di contact tracing, che ha proposto loro di sottoporsi a un test nei prossimi giorni.

L’indagine ambientale viene estesa
In considerazione dell’estensione del focolaio, e già comprovato il legame epidemiologico con il focolaio della casa per anziani di Balerna, l’Ufficio del medico cantonale ha deciso di estendere ulteriormente l’indagine ambientale in corso. L’autorità invita pertanto a sottoporsi a un test - da domani a domenica - “tutte le persone che non sono già state poste in quarantena e che ritengono di aver avuto un contatto con chi è interessato dai focolai in questione: parenti dei residenti che sono stati in visita alla casa per anziani di Balerna, genitori degli allievi della scuola media, amici che hanno svolto attività sportive con ragazzi che frequentano la scuola media di Morbio, eccetera”. Il test è gratuito e volontario, l’invito è ad approfittarne affinché si possa ulteriormente stabilire la diffusione del virus. Per farlo occorre annunciarsi alla hotline cantonale (telefono 0800 144 144 fra le 8 e le 18, mail [email protected]) per ricevere un appuntamento al checkpoint di Mendrisio, che sarà potenziato per garantire questa offerta. Si raccomanda la popolazione di non presentarsi spontaneamente al checkpoint.
Interpellato dai colleghi di Teleticino, il medico cantonale Giorgio Merlani ha sottolineato che la partecipazione al test “ha superato le attese” e ha invitato quelle persone che sanno di essere entrate in contatto con il personale alla casa anziani di Balerna o con i ragazzi delle scuole Medie di annunciarsi all’hotline o per email. A chi critica il fatto che si stanno mettendo in campo misure considerate eccessive di fronte al calo dei contagi, Merlani risponde: “Ricordo che siamo di fronte a due situazioni diverse: l’epidemia come la conosciamo, con il virus “classico”. Ma abbiamo un nuovo ceppo più contagioso che si sta infiltrando. Vale quindi la pena mettere in atto tutte le misure fin da subito”.

Il passaggio alla scuola a distanza
Mercoledì mattina la scuola media di Morbio è passata alla scuola a distanza secondo le indicazioni previste dallo scenario 3. “Il passaggio è avvenuto senza grandi problemi”, rilevano le autorità. “I docenti dell’istituto hanno già potuto prendere contatto con gli allievi, avviare i primi momenti di insegnamento tramite Teams e mettere a disposizione i materiali didattici attraverso la piattaforma Moodle. Attualmente gli allievi seguono le lezioni a distanza secondo l’abituale griglia oraria. Alcuni problemi tecnici che si sono manifestati nella fase di avvio sono stati prontamente risolti e, sempre sul piano tecnico, a una quarantina di allievi che ne avevano bisogno è stato fornito un computer”. Il passaggio alla scuola a distanza è stato facilitato dal fatto che “buona parte del corpo docente ha frequentato i webinar di formazione sulla didattica a distanza proposti dal DECS negli scorsi mesi”. A questo proposito si segnala inoltre che l’istituto ha designato dei docenti con più esperienza quali referenti (‘antenne’) per i docenti meno sperimentati nella didattica a distanza. Ai microfoni di Teleticino Emanuele Berger, direttore Divisione della Scuola, ha confermato che il passaggio alla didattica a distanza sta funzionando molto bene, aggiungendo che sono pochi i docenti che insegnano in altre sezioni: “Visto che si trovano in quarantena e fanno insegnamento a distanza con gli allievi di Morbio Inferiore, sono state organizzate delle supplenze per quei docenti che insegnano in altri istituti”.

Il caso seguito da vicino dalle autorità
Il DECS segue da vicino l’andamento del confinamento della scuola media di Morbio e “si tiene pronto a fornire supporto sul piano tecnico e/o didattico nel caso fosse necessario”. Si ricorda che le IPG Corona sono previste per i genitori che devono interrompere la propria attività lucrativa in seguito a una quarantena ordinata al figlio; questi hanno diritto all’indennità sopraccitata solo se la modalità telelavoro non può essere esercitata.

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