
Lo scorso 13 gennaio il DECS ha lanciato il progetto “Obiettivo 95%”, che propone l'obbligo di formazione fino ai 18 anni. Per il Partito comunista, che si era fatto promotore di due precedenti atti parlamentari, si tratta di una misura che va nella direzione auspicata. Tuttavia, sottolinea il partito, esistono ancora delle zone d'ombra che meritano un approfondimento. I granconsiglieri Massimiliano Ay e Lea Ferrari hanno quindi inoltrato una nuova interrogazione per chiedere al Governo di esprimersi sull'ipotesi avanzata dal Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) di istituire un obbligo formativo basato non tanto sull’età quanto piuttosto sull’ottenimento di un diploma d’apprendistato o di maturità.
"Nel messaggio 7782 relativo alla modifica della Legge della scuola con l’introduzione dell’obbligo formativo fino alla maggiore età" si legge nell'atto parlamentare, "si distingue l’obbligo scolastico (riferito strettamente alla frequenza scolastica) dall’obbligo formativo che viene definito come “un concetto più largo, che comprende la frequenza di una scuola post-obbligatoria, a tempo pieno o per apprendisti, oppure un’altra attività formativa, la cui lista esaustiva dovrà essere definita per via di regolamento”. Quest’ultimo “dovrà definire una lista delle misure che potranno rientrare nel progetto formativo”.
I due deputati pongono quindi le seguenti domande al Consiglio di Stato: 1) quali sono o quali potrebbero essere, a mente del DECS, le altre attività formative “informali” oltre alle scuole post-obbligatorie che verrebbero riconosciute nell’ambito dell’obbligo formativo fino ai 18 anni?2) Sussiste il rischio che queste attività formative si trasformino in un escamotage per spingere i giovani verso corsi o servizi privati (coaching) che più che risolvere il problema semplicemente lo posticipano fino al compimento della maggiore età?3) il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha proposto di istituire un obbligo formativo basato non sul raggiungimento della maggiore età ma sull’ottenimento di un diploma di grado secondario superiore (diploma d’apprendistato o maturità). Qual è la posizione del DECS in merito?
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