Ticino
Scuola, arte e innovazione: l'anno scolastico a Lugano
© Chiara Zocchetti
© Chiara Zocchetti
Emanuele Lopa
2 giorni fa
Oltre 3’200 bambini tornano tra i banchi con nuove sezioni inclusive, progetti culturali e iniziative di prevenzione del bullismo.

L’Istituto scolastico di Lugano apre l’anno con oltre 3’200 allievi tra infanzia ed elementari. La città ha investito quasi 80 milioni negli ultimi dieci anni per rendere le scuole più sicure, accoglienti e aperte al territorio. La realtà di Lugano è molto variegata, e ogni istituto ha le sue caratteristiche. Come sottolinea Lorenzo Quadri, capo del Dicastero formazione, sostegno e socialità della città: “È importante creare questo legame tra la cittadinanza, in particolare la cittadinanza più giovane, e il territorio”.

Prevenzione e comportamenti responsabili

Non solo edifici e numeri: la scuola diventa laboratorio di esperienze per prevenire fragilità e promuovere comportamenti rispettosi. Progetti come l’Aula nel Bosco e iniziative contro il cyberbullismo vedono i bambini protagonisti fin dai primi anni, insegnando l’uso consapevole della tecnologia e il rispetto reciproco. Quadri evidenzia come certi comportamenti vadano prevenuti già nella scuola primaria. "È meglio cercare di prevenire il prima possibile, quando si può, nelle scuole comunali fino alla quinta elementare, per poi non trovarsi problemi quando i ragazzi diventano adolescenti”.

Inclusione e nuove sezioni

Quest’anno due nuove sezioni inclusive aprono le porte a Molino Nuovo e Besso, con classi a numeri ridotti in cui gli alunni della scuola regolare e quelli provenienti dalla scuola speciale lavorano fianco a fianco. Il direttore generale Fabio Valsangiacomo spiega che “abbiamo una nostra classe, qui solitamente teniamo l’effettivo un po’ inferiore, quindi abbiamo dei numeri più bassi rispetto a una classe normale e vengono inseriti altri allievi che arrivano dalla scuola speciale. C’è quindi una co-gestione da parte del nostro insegnante con un insegnante o due insegnanti della scuola speciale”.

Cultura e scoperta

L’arte diventa strumento educativo e di benessere. Il progetto “Una giornata al museo” porta gli alunni al LAC e al MASI, in un percorso ludico e sensoriale che stimola la creatività e l’espressività. Isabella Lenzo Massei, responsabile mediazione culturale del LAC, racconta che i bambini “hanno potuto sperimentare un po’ di più…li abbiamo visti molto attivi, molto partecipativi. Attraverso l’arte si consente ai bambini di stare bene”.

Esperienze sul territorio e collaborazione

Oltre alle nuove sezioni e ai musei, la scuola si apre al territorio con collaborazioni con la polizia. Attività come laboratori, uscite e progetti educativi rafforzano il legame tra bambini, insegnanti e comunità, trasformando le scuole in veri e propri centri di aggregazione.

Verso un futuro educativo inclusivo

Tra sicurezza, innovazione e iniziative culturali, Lugano punta a coniugare istruzione di qualità, prevenzione e crescita personale dei giovani. L’anno scolastico 2025-2026 parte così tra progetti educativi innovativi, attenzione al benessere degli allievi e strumenti concreti per costruire cittadinanza e responsabilità fin dalla scuola primaria.