
Pasti offerti, costi coperti dall’amministrazione cantonale ma entrate tenute in conti separati e spese di viaggio ritenute eccessive. La Scuola superiore alberghiera e del turismo di Bellinzona (SSAT) e l’Istituto di management turistico (IMAT, ora chiuso) ad essa associato erano già stati al centro di diverse interrogazioni al Consiglio di Stato da parte del deputato PLR Matteo Quadranti. L’ultima della lista, inviata a fine agosto, chiedeva ulteriori lumi sulla gestione contabile della scuola. Secondo Quadranti alcuni punti erano lungi dall’essere chiari, sebbene un’inchiesta amministrativa avesse sottolineato delle criticità nel sistema contabile, ma nessuna irregolarità.
Nella sua risposta al deputato, il Governo ritorna su queste presunte ambiguità contabili confermando, in parte, alcuni punti sollevati da Quadranti, garantendo però il controllo continuo sui movimenti di denaro della Scuola e dell’Istituto.
I costi di SSAT e IMAT erano effettivamente coperti dallo Stato, mentre le maggiori entrate (generate in parte dal credito di spesa non utilizzato) confluivano su un conto esterno. Il denaro non utilizzato fungeva da fondo di riserva. Il saldo di questo conto è sempre stato segnalato all’Ufficio della tesoreria e delle fatturazione. Quando l’IMAT ha chiuso, i 22'378 franchi presenti sono stati riversati alla Cassa cantonale.
Un altro punto poco chiaro, sollevato da Quadranti è l’importante differenza, circa 100'000 franchi, fra le uscite per cibo e le entrate del ristorante scolastico. Una differenza che il Governo giustifica con la difficoltà della SSAT nel reperire utenti a sufficienza durante le esercitazioni degli allievi. Difficoltà che portava ad invitare ospiti non paganti per permettere lo svolgimento delle attività pratiche, da cui il divario fra entrate e uscite.
Ultimo dubbio sollevato da Quadranti sono le spese di trasferta del 2006. 37'000 franchi che il deputato riteneva eccessivi considerato che i “cantieri aperti” dell’Istituto erano in Ticino e Mesolcina. Spese, ha spiegato il Governo, che non comprendevano solo i progetti legati al territorio ma anche viaggi del responsabile della sezione turismo del SSAT a Vancouver e a Melbourne, finalizzati ad accordi di collaborazione universitari.
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