
Dopo oltre un secolo in cui non lo si vedeva più in Svizzera è stato catturato in Ticino: si tratta del mustiolo, detto anche pachiuro o toporagno etrusco, che assieme al pipistrello calabrone, è il più piccolo mammifero terrestre, con un peso di circa 2 grammi. È riuscito ad acchiapparlo a Vacallo il dottor Peter Vogel, zoologo, professore onorario all'università di Losanna.L'unica osservazione in Svizzera di questo animale della famiglia dei Soricidi risaliva al 1895 a Lugano. Fino a pochi anni fa, la biologia e le abitudini del mustiolo (Suncus etruscus) erano sconosciute. Per cominciare a svelare i misteri su questo minuscolo mammifero - lungo da 3,6 a 5,2 cm, per un peso di 1,8 grammi - fu necessario attendere i lavori di Peter Vogel, nel 1970, e quelli del francese Roger Fons, nel 1973.Il professore svizzero aveva già tentato invano 45 anni fa di localizzare il toporagno etrusco in Ticino. Una volta andato in pensione, quattro anni or sono, si è dedicato allo sviluppo di un trabocchetto efficace per questo animaletto, il cui peso non consentiva di far scattare le altre trappole in commercio, spiega l'Università di Losanna in un comunicato.Per attirare la bestiola, che riesce a passare in fessure di tre millimetri, il dottor Peter Vogel ha messo del cibo in una bottiglia di succo di frutta, che dopo un certo tempo ha sostituito con una trappola modificata per l'infimo peso. Lo specialista ha così catturato sette esemplari, poi rilasciati."Potrebbe trattarsi del mammifero più raro di tutta la Svizzera", afferma l'ateneo di Losanna. Ma è difficile dire quanto sia frequente, viste le difficoltà di localizzarlo. Il mustiolo etrusco è infatti praticamente invisibile nel suo ambiente naturale, da un lato per la sua ridottissima taglia, dall'altro per le sue abitudini molto discrete e parzialmente notturne. Nonostante la sua taglia quasi insignificante, è un temibile carnivoro e attacca tutte le prede che riesce a individuare, purché siano più piccole di lui.La specie si trova in tutti i paesi attorno al Mediterraneo. La sua distribuzione geografica si estende verso oriente, fino al Pakistan e all'India. In Africa scende fino alla Tanzania e al Natal. In Europa è stato segnalato in Ticino e nel sud della Francia e nella zona della Charente. È presente pure nella penisola iberica e nei Balcani, nonché in Turchia.ATS
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