
Si potrebbe ritenere piuttosto normale che durante l’estate aumentino i raduni giovanili e i relativi schiamazzi notturni. Segnalazioni in tal senso, infatti, sono arrivate alla polizia comunale di Chiasso e a quella di Mendrisio. Ma l’unico fenomeno di rilievo è quello osservato a Coldrerio. Qui, dopo un periodo di calma, sono tornati a popolare la piazzetta e le vie limitrofe fino a un’ottantina di adolescenti.
L'esasperazione dei residenti
“In diversi hanno dei motorini che fanno un rumore infernale”, ci spiega il capo dicastero sicurezza pubblica, Matteo Muschietti. “Stiamo cercando delle soluzioni con la polizia perché disturbano la quiete pubblica che noi vogliamo preservare”. Oltre a ciò, si sono verificati episodi di danneggiamenti, consumo di alcol e sporcizia non adeguatamente raccolta. Una situazione che ha portato i residenti all’esasperazione, come emerso da un incontro pubblico svoltosi ieri. Tuttavia, il comandante della Polizia comunale di Mendrisio Patrick Roth specifica che gli agenti sono sempre riusciti a trovare il dialogo con i giovani. “È ovvio che, quando taluni di loro per diverse fattispecie più o meno chiare delle legge assumono dei comportamenti che turbano la tranquillità pubblica, c’è meno da dialogare e più da passare a un aspetto repressivo”. Da non dimenticare, sottolinea Roth, che si tratta di ragazzi giovanissimi, anche di 13 o 14 anni.
Il Municipio cerca nuovi spazi
La richiesta del Municipio è che la polizia chieda i nominativi dei giovani che disturbano. Il comandante, tuttavia, ricorda che solo una minoranza attua comportamenti al di sopra delle righe. Intanto, il Municipio di Coldrerio sta dialogando con i comuni limitrofi per cercare uno spazio alternativo per permettere ai giovani di trovarsi e un incontro è previsto per i prossimi giorni. “Siamo aperti a tutte le soluzioni per dare un posto ai giovani che hanno il diritto di trovarsi”, afferma Matteo Muschietti. “Però in posti discosti dove non disturbino le persone. Quando sono in tanti come in questo caso il disturbo esiste eccome”.