Il Natale lo ha passato a casa e non dietro le sbarre, dove si trovava ormai da poco più di quattro mesi. Ernesto Spataro è stato infatti scarcerato alla vigilia di Natale. Si tratta di uno dei quattro favoreggiatori di Antonio Barbieri, il killer di Losone che la notte del 19 agosto freddò con un colpo di pistola Ersan Ozkan e ferì gravemente il fratello Ayhan. Spataro, 39 anni e residente a Gerra Piano, era il proprietario del capannone di Sementina dove Antonio Barbieri dopo l’omicidio si rifugiò durante la sua breve latitanza. Nel suo appartamento e nel capannone inoltre gli inquirenti ritrovarono 35 chili di marijuana, 2 chili di hashich, alcuni grammi di cocaina e 350mila franchi tra euro e franchi. Ma a destare scalpore fu l'arsenale rinvenuto nell’abitazione di Gerra Piano. Oltre ad una balestra e alcuni pugnali anche un revolver Rossi calibro 38, due pistole Walter PP con silenziatore e una doppietta a canne mozze. Spataro ha affermato di possedere quelle armi in quanto appassionato. Dalla sua scarcerazione si deduce quindi che per quanto riguarda l’inchiesta a suo carico, inchiesta condotta dal procuratore pubblico Moreno Capella, tutto sia stato chiarito e che quindi sia verosimilmente conclusa. E sono di conseguenza terminate le ragioni per continuare a tenere il 39enne di Gerra Piano in carcere. A metà dicembre inoltre è uscito di prigione anche un altro complice, uno dei due italiani che durante la fuga di Barbieri erano pronti a portare oltre confine, in Italia, il killer. Tutti e 4 i complici di Barbieri sono dunque tornati in libertà. Vennero arrestati qualche ora dopo la cattura del killer avvenuta 21 agosto, a 48 ore dalla morte di ersan ozkan. Ora l’unico a rimanere dietro le sbarre è proprio il 45enne omicida.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata