Mendrisiotto
Scarafaggi a Chiasso, la risposta del Municipio: “Fenomeno noto, ma sotto controllo”
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Redazione
3 giorni fa
Le segnalazioni sono in lieve aumento ma la situazione resta stabile: il Comune interviene sul suolo pubblico, ai privati spetta la disinfestazione negli stabili.

"La presenza di scarafaggi, altrimenti detti blatte, è un fenomeno noto in molti centri urbani del nostro territorio, soprattutto durante i mesi più caldi. Si tratta di insetti non estranei al nostro ecosistema, ma che, se non adeguatamente controllati, possono generare disagi igienico-sanitari e compromettere il benessere della popolazione". Conferme, queste, giunte dal Municipio di Chiasso nella risposta all'interrogazione presentata a inizio luglio dai consiglieri comunali di Chiasso Renato e Sorina Banditelli (Gruppo Lega-Udc-Indipendenti). Nel testo veniva infatti sottolineato come "gli scarafaggi, in particolare la blatta nera, sono vettori di agenti patogeni e possono provocare malattie, allergie e ansia nei residenti. Il Comune aveva già richiamato l’anno scorso i cittadini a collaborare a una disinfestazione congiunta, ma il problema persiste".

Cosa fare

Oggi, a poco più di un mese dall'interrogazione, l'Esecutivo ha fornito una dichiarazione nella quale viene comunicato che nel Comune di Chiasso "si riscontra prevalentemente la presenza della blatta orientale (Blatta orientalis)". Questo insetto, lungo circa 2,5-3 cm, ha un corpo di colore bruno-nerastro lucido. Vive in ambienti umidi e bui — come tombini, canalizzazioni, cantine e locali tecnici — e si nutre di materiale organico in decomposizione. È attivo soprattutto di notte e può rappresentare un rischio per la salute. "Negli ultimi anni, le segnalazioni da parte della cittadinanza su questo insetto sono lievemente aumentate, ma la situazione generale risulta relativamente stabile. Anche i Comuni limitrofi accusano lo stesso fenomeno". Il Comune, prosegue il testo, "interviene tempestivamente tramite ditte specializzate, effettuando trattamenti di disinfestazione sul suolo pubblico — in particolare mediante l'applicazione di esche nei tombini e nelle caditoie". Per quanto riguarda invece il suolo privato, "l'obbligo di intervento spetta ai proprietari, che devono provvedere alla disinfestazione e adottare misure preventive efficaci". In casi di lieve entità è possibile fare capo a prodotti omologati in Svizzera per la lotta contro le blatte. "Per casi più gravi, ossia in caso di forte presenza, occorre contattare un disinfestatore autorizzato. È importante effettuare una segnalazione all'autorità comunale anche per e-mail ([email protected]) sulla presenza di blatte per poter individuare le zone maggiormente colpite dall'infestazione e coordinare l'intervento di deblattizzazione in modo da massimizzare l'effetto".

Le risposte alle domande

1. Il Municipio, ad oggi, è al corrente di tale situazione?
Sì, il Municipio è a conoscenza della situazione legata alla presenza di scarafaggi in alcune aree del territorio comunale, in virtù del monitoraggio regolare effettuato in collaborazione con i servizi tecnici e le ditte incaricate, a cui si sono aggiunte le segnalazioni.

2. Quest'anno sono stati effettuati interventi da parte del Comune? In caso affermativo, quali, quando e con quali risultati?
Sì, nel corso del 2025 sono stati effettuati interventi mirati di disinfestazione. Si segnalano gli interventi principali: e piscina comunale, dove si è operato a scopo preventivo già a inizio stagione; stabili comunali, dove sono stati effettuati trattamenti localizzati; e caditoie stradali e aree pubbliche interessate da infestazioni puntuali, segnalate dalle limitrofe proprietà private. Gli interventi hanno avuto esito positivo nel breve termine. Tuttavia, per garantire risultati duraturi, è fondamentale l'attuazione di misure preventive, la collaborazione dei cittadini e l'intervento nei locali privati in caso di infestazione.

3. Il Comune ha attivato o intende attivare campagne informative per sensibilizzare i cittadini su comportamenti preventivi?
È in corso la preparazione di materiali informativi allo scopo di fornire indicazioni pratiche per prevenire la proliferazione degli scarafaggi negli ambienti e incentivare la segnalazione tempestiva di situazioni critiche. Queste informazioni saranno pubblicate sul sito istituzionale, nelle bacheche comunali e sui canali social ufficiali.

4. E prevista una collaborazione con le autorità sanitarie cantonali o con ditte specializzate per affrontare il problema in modo coordinato?
Il Comune collabora regolarmente con ditte specializzate in disinfestazioni, autorizzate dal Cantone, alle quali affida gli interventi su suolo pubblico nelle aree segnalate. A livello cantonale, la problematica è regolata dal Regolamento sull'igiene del suolo e dell’abitato. L'Ufficio della sicurezza, dell’aria e del suolo (USAS) può fornire consulenze tecniche e indicazioni operative, ma è raccomandato ai Comuni di valutare ogni caso con disinfestatori autorizzati, che — come previsto dalla formazione riconosciuta per legge — sono tenuti a considerare anche l'aspetto preventivo degli interventi. Alla luce del numero di segnalazioni e grazie al monitoraggio effettuato, il Comune aveva avviato una strategia di trattamenti preventivi nelle aree storicamente più colpite (Corso San Gottardo, zona nord del centro urbano). Un primo intervento su scala globale è stato eseguito nel mese di luglio 2025. È in fase di definizione un contratto quadro con una ditta specializzata per stabilire interventi regolari e preventivi, basati sul monitoraggio stagionale e storico.

5. Esistono protocolli o misure a lungo termine per la prevenzione e il monitoraggio di infestazioni simili?
La lotta agli infestanti si basa sulle raccomandazioni del metodo IPM (Integrated Pest Management — Gestione Integrata degli Infestanti), che prevede un approccio integrato basato su: monitoraggio costante delle aree a rischio; interventi mirati e proporzionati al livello di infestazione; e uso razionale di esche o insetticidi solo dove necessario; promozione di misure preventive strutturali (es. sigillatura di fessure, controllo umidità, evitare spargimento anche solo di briciole, ma soprattutto è da considerare vietato gettare alimenti nei WC); coinvolgimento della popolazione nella segnalazione e nell’attuazione di buone pratiche igieniche.