Ticino
Scappa dallo Stampino e finisce alla Stampa
Immagine Gonnella
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Filippo Suessli
2 anni fa
Un detenuto della sezione aperta delle Strutture carcerarie cantonali si è allontanato la scorsa settimana, catturato dopo cinque giorni ora sconterà la sua pena in carcere

Fuggire da un carcere senza sbarre non è esattamente un’impresa da mago dell’evasione, ma il detenuto delle Strutture carcerarie cantonali che la scorsa settimana è scappato dallo Stampino è senza dubbio un fuoriclasse dell’escapologia al contrario: se prima godeva di un regime leggero di carcerazione, ora invece è dietro alle sbarre, quelle vere della Stampa.

L’uomo stava scontando la sua pena nella sezione aperta delle Strutture carcerarie cantonali per truffa, quando -stando a nostre informazioni- martedì scorso si è allontanato dalla mensa del carcere aperto dandosi alla macchia.

“Persone con basso rischio di fuga e di recidiva”
“La sezione aperta, quindi lo Stampino, è pensato per persone che presentano un basso rischio di fuga e di recidiva. La persona si è semplicemente allontanata”, ci spiega il direttore delle Strutture carcerarie Stefano Laffranchini. “Lo Stampino non dispone di mezzi coercitivi che impediscono la fuga delle persone, perché la maggioranza può anche beneficiare di congedi, quindi non avrebbe senso dar loro la possibilità di andare in congedo per poi farli rientrare in un luogo troppo protetto”.

Arrestato cinque giorni dopo
L’uomo, un cittadino straniero residente in Ticino, è scomparso per cinque giorni prima di essere ritrovato e arrestato. E ora il suo regime di detenzione, per il resto della pena, sarà del tutto diverso: “Evidentemente le persone che sono collocate in carcere aperto sanno che questo è un gesto di fiducia fatto nei loro confronti, evidentemente la persona che nel frattempo è stata riarrestata sconterà la sua pena nel carcere penale chiuso”. Idea quella di evadere, per così dire dallo Stampino, che comprometterà anche l’eventuale scarcerazione anticipata, prevista in caso di buona condotta dopo due terzi della pena. Anche per questo, fughe di questo tipo non si vedono spesso: “Negli otto anni in cui io sono alla direzione del carcere sarà successo un paio di volte al massimo, proprio perché la persona non ha nessun interesse ad allontanarsi, visto le ripercussioni sul suo regime che questo gesto comporta”, conclude Laffranchini.

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