Scuola
Scambio col francese e via l'ora di religione per il tedesco in prima media
© CdT/Gabriele Putzu e Ticinonews
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Redazione
un giorno fa
Salta l'ora di religione in prima media per permettere l'introduzione del tedesco. Emanuele Berger: "È il modello che garantisce l'apprendimento migliore".

Come inserire un’ora in più di tedesco in una griglia oraria già strapiena? È la domanda a cui doveva rispondere il Governo per l’anticipo del tedesco in prima media, richiesto dal Gran Consiglio nel 2023. La risposta è stata fornita nella tradizionale conferenza stampa di fine anno scolastico del Decs. Si parte a settembre 2026 con due ore a settimana a scapito di un’ora di religione e di una di francese. In seconda, si recupera l’ora di francese persa in prima sottraendola al tedesco. Il modello è stato selezionato fra tre varianti. "Seguendo le indicazioni del Parlamento, abbiamo scelto questa versione perché era una soluzione meno costosa e che sembra dare maggiori garanzie per un buon apprendimento", commenta ai nostri microfoni Emanuele Berger, direttore della Divisione della scuola.

Le competenze prima della provenienza

Per l'anticipo del tedesco, il Decs stima un fabbisogno supplementare di 13 docenti a tempo pieno. Da tempo, tuttavia, reclutare insegnanti di questa disciplina è particolarmente difficile. Dove cercarli, quindi? "Alcuni di loro sono già in formazione al Dfa, poi coinvolgeremo docenti che non hanno ancora tutti i crediti necessari per insegnare. Vogliamo però anche fare promozione negli atenei svizzeri per incoraggiare dei candidati a venire o a ritornare in Ticino". Già oggi, osserviamo, nella scuola ticinese non mancano i docenti di tedesco provenienti dall'Italia. Il Decs sta considerando il bacino del Belpaese per occupare queste posizioni? "Noi abbiamo bisogno di docenti che sappiano bene il tedesco e che lo insegnino bene", risponde Berger. "La selezione verrà fatta secondo queste competenze, a maggior ragione tenendo conto del fatto che c'è una carenza di queste figure".

Livelli A e B

L’anno scolastico che si chiude vede anche la fine della sperimentazione del superamento dei livelli in matematica e tedesco alle scuole medie. Ora si valuterà nel dettaglio quanto fatto, ma Berger si è dimostrato fiducioso. "L'impressione generale è ottima".

Salute mentale

C’è poi il tema del benessere mentale. A livello mondiale, sempre più giovani lamentano difficoltà psicologiche e il Ticino non fa eccezione. La "ministra" dell'educazione Marina Carobbio ha elencato le misure di sostegno già presenti a scuola, ma ha pure lamentato uno scarso ricorso da parte degli alunni, insistendo sulla necessità di fare di più. Il tema della salute mentale travalica ampiamente i confini del Ticino e naturalmente anche della sua scuola. "È un problema della società tutta", afferma Carobbio a Ticinonews. "Per questo motivo stiamo lavorando assieme al Dss a delle misure molto concrete. Inoltre, affrontiamo il tema con i genitori. È una problematica prioritaria che il Cantone (non solo il Decs!) non può ignorare". E visto che la questione è anche strettamente legata all'utilizzo della tecnologia, oggi il Decs ha confermato di vedere di buon occhio una forma di divieto all'uso dei cellulari anche alle scuole elementari.