L'interpellanza
Scalo di Agno, "dibattito influenzato da personalismi e visioni divergenti"
©Gabriele Putzu
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Redazione
6 ore fa
È quanto si critica in un'interpellanza depositata dalla prima firmataria dei Verdi Liberali Sara Beretta Piccoli, co-firmata da colleghi liberali.

L'aeroporto di Agno continua ad alimentare le discussioni politiche. È il caso recente dell'interpellanza depositata a nome dei Verdi Liberali, di cui è prima firmataria Sara Beretta Piccoli. Secondo la stessa "lo scalo non ha ancora ritrovato un’effettiva efficienza: mancano collegamenti regolari, il traffico è estremamente ridotto e, soprattutto, non è stato chiarito un modello economico sostenibile a ungo termine". La causa starebbe nella gestione del progetto.

"Confusione gerarchica" nella divisione dei compiti

Nel comunicato si criticano le "visioni divergenti" sul futuro dell'aeroporto tra "progetti per un rilancio in chiave regionale, con collegamenti regolari, e una linea più prudente, con funzioni di protezione civile e aviazione privata". Il dibattito è "fortemente influenzato da interessi locali, equilibri politici e personalismi"; in particolare, si fa riferimento al "doppio ruolo" - "istituzionale e all'interno del consiglio di amministrazione" - di Filippo Lombardi, una delle "tre figure chiave al centro del progetto di rilancio" assieme a "Davide Pedrioli, direttore strategico e CEO de facto, Christian Castelli, da poco nominato COO con responsabilità operative". La critica avanzata è che "dietro la retorica dell’unità d’intenti si nascondano dinamiche più complesse". In particolare, "il ruolo di Pedrioli, formalmente incaricato della direzione strategica, si sovrappone talvolta con quello di Castelli, che ha assunto la direzione operativa con un mandato chiaramente aziendale. La distinzione dei compiti appare netta sulla carta, ma nella pratica quotidiana le interazioni tra strategia e operatività si rivelano spesso più ambigue". Lombardi, dal canto suo, "mantiene una posizione fortemente influente sul piano politico e mediatico. Il suo attivismo può facilitare i rapporti con il Cantone e con Berna, ma rischia anche di alimentare una percezione di ingerenza e confusione gerarchica". 

"Differenze significative nella visione tra Pedrioli e Lombardi"

Un'ulteriore criticità avanzata dai Verdi Liberali sta nella "differenze significative tra Pedrioli e Lombardi", su alcuni "punti strategici e gestionali chiave". Secondo il comunicato "Pedrioli insiste sul fatto che il processo di transizione verso un’infrastruttura sostenibile sia già iniziato. Per lui, la sostenibilità ambientale è un pilastro del futuro dell’aeroporto, da integrare sin da subito nelle scelte operative e infrastrutturali", mentre Lombardi "tende a relativizzare il tema della sostenibilità, sottolineando come la ripresa dell’attività aeroportuale, in particolare grazie all’aviazione privata, sia stata determinante per riportare l’aeroporto in utile". "Questo dualismo", prosegue il comunicato, "rappresenta oggi una delle principali criticità da risolvere per garantire una governance coerente e funzionale al rilancio dell’aeroporto". 

L'interpellanza

In questo contesto, il credito di 1.24 milioni accordato dal Consiglio comunale luganese nel 2024 è visto come "una fiducia condizionata" a dei "risultati tangibili". Per questo motivo si chiede al Municipio di Lugano:

  1. La Città può permettersi di stipendiare due direttori seppur con compiti apparentemente differenti? A quanto ammonta il loro salario complessivo?
  2. Quali sono i compiti dei due direttori e la loro percentuale di lavoro?
  3. Cosa ne pensano gli operatori basati a Lugano Airport di questa doppia conduzione?
  4. Corrisponde al vero che all’interno della struttura regna un certo malcontento?
  5. Le due figure dirigenziali non vanno in conflitto?
  6. Può confermare le divergenze strategiche e gestionali tra il Municipale Lombardi ed il CEO Pedrioli?
  7. Si pensa di poter ripristinare i voli di linea – almeno su Zurigo e Ginevra – e sviluppare rotte business magari con velivoli elettrici o droni?
  8. Quali sono gli obiettivi a medio termine?
  9. Pensa ancora di rafforzare l’aviazione generale con l’implementazione di nuovi hangar?
  10. A quando il nuovo modello pubblico-privato (PPP)?
  11. Sarebbe ipotizzabile aumentare i ricavi "non-aviation", ad esclusione delle già buone entrate pubblicitarie (cfr. Conto 41200200: Tasse, Affissioni, pubblicità) p. es. con un nuovo terminale, shops e servizi? Se sì con quali tempistiche? Se no, per quale motivo?