Ticino
Sarà una co-presidenza a guidare l’Associazione per la difesa del Servizio pubblico
Redazione
2 ore fa
Anna Biscossa e Pietro Majno-Hurst eletti ieri dall'assemblea annuale dell'Associazione per la difesa del Servizio pubblico quali nuovi presidenti.

Anna Biscossa e Pietro Majno-Hurst. Sono loro i nuovi presidenti dell'Associazione per la difesa del Servizio pubblico (ASP), eletti ieri nel corso dell'assemblea annuale. Lo comunica la stessa associazione in una nota, spiegando che è stato nominato anche un nuovo Comitato.

La nuova presidenza

Arrivata al 25esimo anno di età, l’ASP "ringrazia Graziano Pestoni che l’ha accompagnata fin qui dalla sua nascita e l’ha condotta in battaglie importanti, a cominciare da quella contro l’iniziativa per la privatizzazione dell’energia elettrica e della Banca Stato. Graziano Pestoni resterà in Comitato. Anna Biscossa, già Presidente del Partito Socialista Ticinese, del Soccorso Operaio, vice presidente della Corsi è stata insegnante e direttrice del Centro professionale del verde di Mezzana. Pietro Majno-Hurst, medico, già direttore del Dipartimento di chirurgia dell’EOC e professore USI, porterà esperienze complementari nell’ambito sanitario".

Un giovane Comitato

"Accompagnati da un Comitato nel quale sono entrati elementi giovani come Rocco Vitale (ACSI e Verdi), Yannick Demaria (GISO) e Edoardo Cappelletti (VOPD), si prefiggono di allargare lo spettro politico dell’Associazione con reclutamento di nuovi membri, di impegnarsi contro l’Iniziativa '200 franchi bastano', contro i tagli al Servizio pubblico previsti dal Governo e in favore di una Cassa malati unica, come anticipato in un recente convegno. Gruppi di lavoro tematici (Trasporti, Sanità, Energia, Digitalizzazione e IA, ecc.) approfondiranno argomenti specifici con proposte per le amministrazioni e la popolazione".

"Il servizio pubblico è sotto attacco"

La Presidenza e il nuovo Comitato, conclude la nota, "sottolineano come il Servizio pubblico sia alla base della prosperità e della qualità di vita dei cittadini svizzeri. Richiamano che, in un mondo dove nuove leggi e strumenti tecnologici concentrano la ricchezza nelle mani di pochi, un Servizio pubblico solido è uno strumento di redistribuzione della ricchezza e di sostegno verso tutta la popolazione, cominciando dai meno abbienti. Purtroppo, il Servizio pubblico è sotto attacco da nuovi tagli e privatizzazioni, in un discorso che da un lato ignora quanto le sue prestazioni siano indispensabili e, dall’altro, vuole fare di queste prestazioni fonte di reddito, come già successo in altri paesi, con esiti dolorosi per la coesione sociale. L’associazione si adopererà con tenacia affinché questo non succeda anche in Ticino".