
"Le chiediamo di intervenire tempestivamente affinché la direzione di Ffs Cargo riveda la decisione di smantellare il terminal di Cadenazzo". Possiamo riassumere così il contenuta della lettera che negli scorsi giorni il Municipio di Sant'Antonino ha scritto al Consiglio federale Albert Rösti, a capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec).
"Una componente fondamentale"
Il terminal di Cadenazzo, spiega l'esecutivo, "non è soltanto un elemento essenziale per il corretto funzionamento della nostra economica locale, ma rappresenta soprattutto una componente fondamentale per una logistica sostenibile e rispettosa dell'ambiente". Smantellando il servizio, "ci sarebbe un drastico aumento del trasporto su gomma, con un impatto diretto e negativo sull'incremento del traffico veicolare già fortemente congestionato nelle nostre strade". Non solo, perché "questa evoluzione provocherebbe un peggioramento significativo della qualità dell'aria e un aumento delle emissioni di anidride carbonica, metterebbe a rischio la sicurezza stradale e comprometterebbe la strategia nazionale di promozione del trasporto combinato ferrovia-gomma".
L'impatto economico
Inoltre, conclude il Municipio, "la chiusura del punto di carico potrebbe causare gravi difficoltà operative alle aziende della zona, con conseguenze negative sull'occupazione locale e sulla vitalità economica della regione".