
No comment sul caso Santa Chiara questa mattina dal Municipio di Locarno. Sindaco e municipali hanno rimandato a un comunicato stampa. Ricordiamo il caso: l’autorizzazione a posare un prefabbricato di 50 metri quadrati sul tetto della Santa Chiara, ad uso magazzino. Decisione presa dal Municipio in assenza del capodicastero urbanistica Diego Erba e senza pretendere una domanda di costruzione e la relativa licenza edilizia. Nel tardo pomeriggio, il comunicato. La decisione di concedere l’autorizzazione alla Santa Chiara – scrive il Municipio - è stata presa sulla base di un rapporto del Dicastero di Diego Erba, nel quale non sono stati minimamente evidenziati problemi di sorta riguardo tale procedura. Di conseguenza l’esecutivo ha dato il via libera all’edificazione che, sulla base dei documenti sottoposti, non presentava alcun problema. L’esecutivo precisa di aver affrontato unicamente i dossier per i quali non era segnalato alcun problema; questo per non ritardare di settimane ai cittadini le risposte sulle domande di costruzione. Il Municipio – si legge nella nota - ha ritenuto che il prefabbricato fosse da equiparare a un edificio accessorio, per il quale è ritenuta sufficiente la semplice notifica. Per quanto concerne l’indice di sfruttamento, una verifica ulteriore conferma che le tre particelle di proprietà della Clinica Santa Chiara dispongono di sufficienti indici per la realizzazione del deposito in questione. Mentre oggi, il consigliere comunale Silvano Bergonzoli ha inoltrato un’istanza di intervento alla Sezione degli enti locali. Titolo esplicito: abusi in materia edilizia. Bergonzoli indica il caso del prefabbricato della Santa Chiara. E aggiunge quello del palazzo accanto al Municipio, al centro di una sua interrogazione odierna. I lavori di ristrutturazione, scrive, sarebbero iniziati prima della concessione della licenzia edilizia. Ancora sulla Santa Chiara, il Corriere del Ticino solleva il caso amianto: nei muri o nei soffitti di alcuni locali sarebbero presenti pannelli potenzialmente nocivi alla salute. Questo dice un rapporto della rete InfoAmianto, che fa capo al Dipartimento sanità. No comment da parte della direzione della clinica. La quale fa comunque sapere di aver effettuato misurazioni che hanno escluso la presenza nell’aria di particelle di amianto. Ma anche qui, dice Antoine Casabianca, é un problema su cui deve sorvegliare l’Ufficio tecnico di Locarno… [email protected]
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