Ticino
Sanitari in piazza contro burocrazia e tariffe troppo basse
Redazione
2 mesi fa
Il 17 aprile le associazioni di categoria saranno in Piazza Governo a denunciare le difficoltà del settore. Franco Denti: "L'obiettivo? Fare pressione sulla politica". Nel mirino burocrazia e tariffe giudicate troppo basse.

Mercoledì 17 aprile gli operatori del settore sanitario ticinese saranno in Piazza Governo a Bellinzona. Una giornata con cui l’Ordine dei medici spera di coinvolgere la popolazione per denunciare i problemi che affliggerebbero il settore, su tutti burocrazia e tariffe basse per le prestazioni. "È un momento di incontro con la popolazione, motivato dal fatto di indurre la popolazione a fare una riflessione sullo stato di salute della sanità ticinese", precisa il presidente Franco Denti ai microfoni di Ticinonews.

Fare pressione sulla politica

Per la manifestazione in Piazza Governo, l’Ordine dei medici ha chiamato a raccolta diverse associazioni di categoria del settore sanitario ticinese. Forse non sarà una protesta vera e propria, ma l’obiettivo è chiaro: “Chiediamo il sostegno della popolazione per fare pressione sulla politica, che è sorda rispetto alle nostre aspettative”, sottolinea Denti.

Coinvolte diverse associazioni di categoria

Il 17 aprile medici, infermieri, fisioterapisti, ma anche tecnici di sala operatoria, chiropratici e levatrici si presenteranno alla popolazione. Ci sarà anche l’associazione Asmac, che rappresenta i medici assistenti. Figure professionali, quest’ultime, che sono all’inizio della loro carriera, ma che in media, a livello svizzero, lavorerebbero più di 56 ore alla settimana, secondo l’associazione. "Se parlo con i miei associati più giovani, a volte c'è della delusione”, spiega Davide Giunzioni, presidente di Asmac. “Dopo gli anni di università e la voglia di fare il medico, ci si ritrova a dover svolgere tanti compiti burocratici e a passare meno tempo del previsto a contatto con il paziente".

Il problema della burocrazia

L’aumento della burocrazia è un problema oggi denunciato da tutto il settore. Per Davide Giunzioni, medico in ospedale, anche una lettera di dimissione di un paziente diventa un calvario burocratico. "Nel momento in cui il paziente viene dimesso, l'importante dovrebbe essere trasmettere al medico curante o agli specialisti che devono seguirlo le informazioni per garantire la continuità delle cure. Invece la lettera spesso ha un ruolo necessario per la codifica e quindi per ottenere il rimborso. Vi entrano dunque dei dettagli che non sono utili ai fini della continuità delle cure. Questo aumento il carico burocratico".

Le tariffe

L’altro grosso nodo comune a tutte le categorie è quello economico. Le tariffe sarebbero oggi troppo basse per essere sostenibili. Non fanno eccezione i fisioterapisti, rappresentanti da Tamara Roncati di Physioticino. “Come categoria è da oltre 25 anni che non abbiamo più un adeguamento. Abbiamo comunque una tariffa forfait, che purtroppo non comprende nemmeno tutti i lavori burocratici e quelli in assenza del paziente (come leggere o compilare cartelle cliniche). Questo naturalmente ha un grosso impatto su quello che sono i costi di gestione di uno studio". Con i premi di cassa malati in continuo aumento, per Roncati è essenziale che la popolazione sia informata sul lavoro che c’è dietro. “Credo sia importante per la popolazione ricevere dei trattamenti e prestazioni di una certa qualità. Durante la giornata del 17 aprile vogliamo proprio spiegare cosa c'è dietro al nostro lavoro, al nostro tempo e alle nostre tariffe".

Le prospettive future

Lo scenario per il settore non è comunque roseo. “Temiamo che non ci siano più medici, sempre meno infermieri e che non avremo più  la possibilità di dare tutte le cure ai nostri pazienti", conclude Denti. Da qui l’appello alla popolazione di sostenere il settore sanitario ticinese.