Ticino
San Vittore: c'è lo zampino della Liberty Life
San Vittore: c'è lo zampino della Liberty Life
San Vittore: c'è lo zampino della Liberty Life
Redazione
9 anni fa
È stata la discussa associazione a porre fine ai giorni di un 90enne. "Abbiamo agito in modo conforme alla legge"

È stata la LL Exit di Délemont - società che fino allo scorso mese di settembre era iscritta al Registro di commercio del Canton Ticino come Liberty Life - ad occuparsi del suicidio assistito del 90enne italiano morto martedì 18 ottobre in un appartamento situato sopra un'ex osteria di Monticello, frazione di San Vittore.

A confermarlo è oggi La Regione, ricordando che la società presieduta da Mariangela Gasperini aveva deciso di lasciare il Ticino dopo le note difficoltà nell'ottenere la licenza edilizia per la prevista nuova sede in via Cantonale a Melano. Alla stessa Gasperini il DSS aveva revocato l'autorizzazione di esercizio della professione di infermiera, ma la donna, che vive in Mesolcina, risulta iscritta al Registro di commercio grigionese con un'associazione che ha l'obiettivo di offrire, tra le altre cose, le cure a domicilio.

La LL Exit sostiene di aver agito "in modo conforme alla legge", offrendo un'opzione "che la nostra società permette". L'anziano desideroso di morire è stato portato a San Vittore con un'autolettiga italiana e dopo il decesso sarebbero stati fatti tutti i passi necessari secondo la legge, tra cui l'ispezione legale della salma da parte del medico distrettuale, dottor Dieter Suter.

Quest'ultimo riconosce che l'associazione avrebbe potuto scegliere un luogo migliore per svolgere le sue attività. "A una località abitata si potrebbe preferire un'ubicazione più discreta" dichiara il medico a La Regione.

Sul caso dovranno in ogni caso chinarsi le autorità cantonali. Sia il Consiglio di Stato, dato che la deputata Nicoletta Noi-Togni ha annunciato un'interrogazione volta a fare chiarezza su quanto accaduto a San Vittore, sia la Procura di Coira, che ha aperto un fascicolo d'indagine su quello che risulta essere il secondo caso di suicidio assistito mai organizzato in Mesolcina.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata