
Il guasto che lo scorso 18 luglio aveva costretto la società che gestisce la funicolare del monte San Salvatore a chiudere l’impianto di risalita è stato risolto. Dopo tre settimane di lavoro, in anticipo rispetto ai tempi previsti, il mezzo è tornato ieri in funzione. “Dovevamo aprire verso metà agosto, ma i nostri tecnici, assieme alla ditta fornitrice, hanno lavorato sodo per riparare il guasto il prima possibile. Ce l’abbiamo fatta”, racconta Francesco Markesch, direttore della funicolare San Salvatore, ai microfoni di Ticinonews. I 20 giorni di chiusura peseranno immancabilmente sulle entrate: “Le perdite sono abbastanza importanti, ma speriamo di recuperare anche con l’autunno e l’inverno”.
Tanti turisti
Il primo giorno di apertura è stato comunque propizio: diverse persone hanno scelto di andare in vetta per “scappare” dalla canicola. Le cifre sono andate oltre le aspettative. Nella giornata di giovedì 4 agosto sono stati contati oltre 400 passaggi. E in vetta c’è stato il pienone, con turisti provenienti anche dagli Stati Uniti. “Vengo da Richemond, in Virginia. Sono qui con la mia famiglia perché mi avevano detto che a Lugano avrei trovato un posto magnifico chiamato San Salvatore”, racconta un turista. “In vetta c’è un panorama straordinario, la natura è bellissima e i bambini si divertono. Sono contento di aver scelto questa meta”.
In vetta anche a piedi
La clientela amante della montagna e delle sue bellezze si è comunque recata in vetta nei giorni in cui la funicolare era ferma. Tra questi anche i gerenti del ristorante. “Dal parcheggio Ciona partiva la mia odissea”, racconta la signora Brigitte Näf Mogliazzi. “I primi giorni impiegavo 40 minuti, l’ultimo giorno solo 25. È stata un’esperienza indimenticabile che rifarei”.
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