
Conquistare un titolo mondiale è il sogno di ogni atleta, un momento unico che rappresenta il coronamento di un lungo percorso. E a poter vivere questa sensazione impagabile è stata recentemente la ticinese Samantha Di Paolo, laureatasi campionessa del mondo nel doppio classic di table soccer assieme alla compagna di squadra Cindy Kubiatowicz-Moser. Table soccer, o per dirla alla ticinese, "footbalino". "A livello internazionale si può parlare anche di 'fussball', mentre 'calcio balilla' è usato poco, purtroppo. Forse perché dà l'idea che si tratti di un 'giochettino', quando invece non è così", racconta Di Paolo, ospite a Ticinonews.
E tu e la tua collega di squadra l'avete dimostrato nella finale mondiale disputata in Spagna. Una grande emozione...
"Sì, è stata una giornata difficilissima, anche perché c'erano 40 gradi all’esterno. Era caldissimo. Inoltre, abbiamo disputato tantissime partite; abbiamo giocato le 6 di qualifica e al torneo c'erano oltre 100 coppie, quindi abbiamo dovuto fare tutta la trafila delle eliminatorie. La finale è iniziata alle 21.30, ma noi eravamo in ballo dalle 9.30.
Una curiosità: tutti noi abbiamo giocato a 'footbalino' una volta nella vita. Voi siete delle professioniste. Come avete trasformato questa passione in un vero e proprio sport?
"Le due cose sono andate un po' di pari passo. Gioco da quando ero piccola e ho cominciato a fare le mie prime gare internazionali nel 1990. In seguito, mi sono avvicinata un po' alla volta alle competizioni, però principalmente all'estero. Sono andata quindi spesso in Germania, ma in generale ho viaggiato molto, in tutta l'Europa. Negli anni, poi, il livello piano piano si alza e se non segui la scia..."
Quanto vi allenate per raggiungere questi livelli?
"Facendo delle buone gare durante l'anno, tre-quattro-cinque ore a settimana. Però, dopo 30 anni che gioco, devo dire che disputo un campionato a squadre dove scendo in campo una volta a settimana e basta".
Ho visto che tu al Mondiale eri in attacco. I ruoli sono fissi?
"Di base sì, anche se quando si gioca il singolo occorre essere ovviamente anche bravi in porta. A questi livelli ci sono gli attaccanti e i difensori, però deve essere anche possibile scambiarsi quando si è in difficoltà. Nell'arco della giornata del Mondiale, ad esempio, c'erano alcuni momenti in cui non riuscivo a segnare. Il portiere andava quindi in attacco e realizzava reti. Però, ecco, di base io sono attaccante e la mia compagna portiere".
Immagino che le regole siano molto diverse da quelle con cui giochiamo noi nei bar. Per esempio, da 5 si può segnare?
"Sì, si può. Quelle dei bar sono le vecchie regole. La Federazione internazionale ha un ordinamento su cui ci si basa nelle gare ufficiali, anche qui in Svizzera. Il vecchio regolamento dei bar viene invece inventato sul momento" (ride, ndr).
Però non si può rullare, giusto?
"No, si può fare la mezza girella, ma se ne esegui più di una commetti un fallo".
Hai vinto talmente tanti titoli che sei stata inserita nella Hall Of Fame mondiale di questa disciplina. Sei quindi arrivata al top. Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
"Il mio prossimo obiettivo è diventare campionessa svizzera di singolo".
Ci rivedremo dunque quando avrai raggiunto questo traguardo?
"Diciamo che a dicembre ci proverò".
L'intervista completa a Samantha Di Paolo: