
Tanto rumore per nulla ? In un certo senso si potrebbe dire così nella vertenza tra alcuni ritrovi pubblici di Molino Nuovo, il vicinato e il municipio di Lugano. Oggetto delle lamentele, i presunti rumori molesti provocati dai due bar. Lamentele alle quali erano seguiti numerosi rapporti di polizia, che in sostanza confermavano il disturbo.
Tra i due casi il più significativo è quello riguardante il "biblio caffè Tra l’altro". La scorsa estate, a seguito delle segnalazioni alle autorità giunte da alcuni inquilini dei palazzi circostanti, e dopo una perizia fonica per comprovare i rumori molesti, il Municipio aveva obbligato i bar ad assumere un addetto di una ditta di sorveglianza privata, nonché la chiusura anticipata della terrazza per il bar Tra alle 23. Sullo sfondo la nuova ordinanza municipale sulla repressione dei rumori molesti, entrata in vigore lo scorso mese di maggio.
Ma il bar Tra non ha accettato le misure decise dall’esecutivo cittadino, ritenute sproporzionate e lesive della libertà di attività economica. Attraverso l’avvocato Rupen Nacaroglu, ha quindi inoltrato ricorso al Consiglio di Stato. E il governo nei giorni scorsi, in un’articolata risposta, ha dato ragione ai bar coinvolti, annullando di fatto le decisioni prese dalla Città di Lugano. Nella sua risposta, il Consiglio di Stato in sostanza, sostiene che, secondo la giurisprudenza, le verifiche dei rumori molesti se non approfondite, non sono sufficienti per obbligare la chiusura anticipata del locale. In altre parole c’è rumore e rumore e non basta l’orecchio dei vicini e degli agenti di polizia per stabilire se questi siano insopportabili.
Una decisione che tornerà d’attualità soprattutto durante la stagione calda, quando è maggiore la presenza dei clienti all’esterno di bar e ristoranti. Insomma 1 a 0 nella partita tra bar e vicini. Il vice sindaco Erasmo Pelli, raggiunto telefonicamente, non commenta nei dettagli la sentenza del Consiglio di Stato, ma afferma tuttavia che la città ne farà tesoro. “E’ sempre difficile stabilire quando un rumore è molesto o meno”. “Noi continueremo comunque sulla via del buonsenso, valutando di volta in volta i singoli casi”, ha dichiarato il vice sindaco.
IC
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