Ticino
RSI, l'aria si fa pesante
RSI, l'aria si fa pesante
RSI, l'aria si fa pesante
Redazione
9 anni fa
"Mi hanno detto, se non se ne va la faremo prelevare" spiega una delle collaboratrici licenziate. Intanto oggi l'aria in azienda si tagliava con un coltello

Surreale. Definisce così l’ormai ex dipendente della RSI, quanto ha vissuto ieri dopo 30 anni di servizio nell’emittente pubblica. Lei, che è una delle persone toccate dalle misure di risparmio previste da Comano, non vuole mostrare il volto ma quanto racconta sembra confermare le discusse modalità di comunicazione adottate dalla Rsi.

“Mi hanno chiesto di recarmi in un ufficio senza dirmi il perché. Entrata in questo ufficio, sono stata licenziata seduta stante. Dopo non aver ricevuto spiegazioni, sono uscita e sono tornata alla mia postazione. A quel punto mi hanno inseguito, e mi è stato detto che avrei dovuto lasciare subito l’azienda, altrimenti sarei stata prelevata” spiega nell'intervista la ex collaboratrice.

Alla fine nessuno l’ha prelevata e l’ex dipendente è uscita dagli stabili di Comano da sola, sotto gli occhi vigili dei due securitas, la cui presenza è prevista dalla prassi di cui finora nessuno era a conoscenza. E che non ha lasciato indifferente neppure i sindacati.

Intanto stamattina durante un plenum dell’informazione l’aria era pesante, la si tagliava con un coltello. Molti hanno preteso spiegazioni dal direttore Maurizio Canetta chiedendo la sospensione di questi metodi, comprensibili in un istituto bancario ma non in un ente radiotelevisivo. E lunedì scenderà in Ticino Roger De Weck direttore generale della SSR.

Ascolta la testimonianza nel servizio TG di TeleTicino

Christian Fini

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata