
A quasi un anno dai tragici eventi che hanno colpito l’Alta Vallemaggia e la Mesolcina, il consigliere federale Albert Rösti – in un’intervista rilasciata al Corriere del Ticino – ha riconosciuto che la situazione per la popolazione locale resta estremamente difficile, sia dal punto di vista umano che materiale. Ha ricordato che già nell’autunno successivo ai disastri, il Consiglio federale era intervenuto con tempestività, stanziando un credito supplementare di 56,5 milioni di franchi, di cui 7,5 destinati al Ticino. L’importo, ha spiegato, era stato fissato sulla base delle valutazioni presentate dai Cantoni e approvato dal Parlamento, con l’obiettivo di riportare le condizioni di sicurezza a livello pre-evento.
Richieste di sostegno
Rösti ha anche confermato che, nel novembre 2024, il Cantone Ticino e i Comuni di Cevio e Lavizzara avevano avanzato una nuova richiesta di sostegno. Su questo punto il Consiglio federale non si è ancora pronunciato, ma ha assicurato che verranno valutati con attenzione eventuali margini di manovra, pur nel rispetto di un quadro normativo piuttosto rigido. Ha ribadito inoltre che, secondo il principio di sussidiarietà, i primi interventi competono ai Cantoni, e solo in presenza di una situazione finanziaria di reale emergenza si può ipotizzare un aiuto straordinario da parte della Confederazione. Il consigliere federale ha anche riconosciuto il rischio concreto che Comuni periferici come Cevio e Lavizzara, nonostante l’aumento delle imposte, non riescano a sostenere da soli tutti i costi legati al ripristino. Tuttavia, ha sottolineato che eventuali ulteriori aiuti dovranno comunque essere compatibili con quanto previsto dalla legge. Rösti ha infine aggiunto che il Consiglio federale sta attualmente valutando forme di sostegno supplementare per i Cantoni più colpiti. Quanto all’eventualità di una seduta extra muros nelle regioni colpite, ha dichiarato che eventuali sopralluoghi saranno effettuati dal consigliere federale competente, che informerà poi il resto del collegio.