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Romandia e Ticino regolano l'utilizzo dell'IA a scuola
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Ats
un giorno fa
In concreto, viene potenziata la formazione continua degli insegnanti affinché possano integrare responsabilmente questi strumenti nella didattica. Sono già in corso test concreti.

I Cantoni della Svizzera romanda e il Ticino hanno adottato una strategia comune sull'uso dell'intelligenza artificiale (IA) nell'educazione. Tre le priorità vi sono: formare gli insegnanti, regolamentare gli utilizzi e sviluppare lo spirito critico degli allievi. Lo ha comunicato oggi la Conferenza intercantonale dell'istruzione pubblica della Svizzera romanda e del Ticino (CIIP). Le prime misure sono già operative dalla ripresa scolastica autunnale e si inseriscono in un percorso già avviato.

"Definire un quadro chiaro e coerente"

L'IA, capace di generare testi, immagini o risposte complesse, sta rivoluzionando i paradigmi dell'apprendimento, si sottolinea nella nota. I dipartimenti cantonali dell'istruzione non intendono vietarla, ma vogliono definire un quadro chiaro e coerente con gli obiettivi della scuola pubblica. Viene potenziata la formazione continua degli insegnanti affinché possano integrare responsabilmente questi strumenti nella didattica. Sono già in corso test concreti: supporto alla scrittura, creazione di esercizi personalizzati e analisi degli errori ricorrenti degli allievi.

Nessun divieto, ma regole condivise

Una sorveglianza intercantonale, condotta con le alte scuole pedagogiche romande e il Politecnico federale di Losanna (EPFL), permette di anticipare l'evoluzione rapidissima dell'IA e di accompagnare le scuole. Vengono elaborate raccomandazioni comuni, in particolare sulle implicazioni dell'intelligenza artificiale per prove certificate, esami di maturità e validazione degli apprendimenti nel post-obbligatorio. La CIIP insiste sullo sviluppo della capacità di verificare le informazioni, individuare i bias algoritmici, rispettare il diritto d'autore e dichiarare l'uso degli strumenti IA nei propri lavori. L'intelligenza artificiale - conclude la nota - può essere utilizzata per gli apprendimenti personali e i lavori di maturità o di diploma del secondario II, ma sempre in modo moderato e ragionato. In sintesi: niente divieto, ma regole condivise per tutta la Svizzera latina.

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