
“Di bilanci se ne possono fare tanti. A livello personale, è stata una grande soddisfazione per tutto quello che ho vissuto, le collaborazioni e i contatti con le persone”, racconta Roland David, che ieri ha concluso il suo lungo percorso alla guida della Sezione forestale ticinese. Dopo quasi vent’anni, traccia un bilancio positivo, pur riconoscendo le difficoltà incontrate lungo la strada.
Le sfide degli ultimi anni
Negli anni, le difficoltà più rilevanti hanno riguardato i cambiamenti climatici e i problemi legati alla gestione delle foreste. “Le specie arboree faticano a sopportare le nuove condizioni climatiche, ci sono specie invasive che complicano la gestione forestale, malattie degli alberi e nuovi organismi pericolosi. Inoltre, gli eventi estremi come siccità e alluvioni rappresentano un pericolo crescente”, spiega David.
La cura del bosco di protezione
Una delle principali priorità è stata la protezione del bosco, che copre circa l’80% del territorio forestale ticinese e protegge i paesi. “Abbiamo aumentato la cura del bosco di protezione: i sussidi cantonali sono passati da 25 a 50 milioni per quadriennio, per garantire una gestione continua e duratura”, racconta. Allo stesso tempo, aggiunge, “le sfide e le pressioni sul bosco sono aumentate, quindi in certi aspetti il bosco soffre ancora”.
Un invito alla popolazione
Oltre alla gestione forestale, emerge la passione personale di David per i boschi, che invita a scoprire e frequentare. “Ogni giorno, anche in un luogo che si visita spesso, si nota qualcosa di nuovo”, dice. E l’invito ai ticinesi: “Frequentate il bosco, è una risorsa fondamentale e straordinaria, anche se chi vive in città è un po’ più distaccato da essa”.