L’evento, organizzato dalla sezione UDC di Mendrisio previsto per il prossimo gennaio, non è passato inosservato. La presenza di Roberto Vannacci, oltre alle critiche politiche arrivate in particolare da sinistra, ha acceso il dibattito sui social. Ma al di là delle polemiche, resta una domanda centrale: come viene gestita la sicurezza quando una personalità ritenuta controversa partecipa a un evento pubblico? La prima responsabilità in materia di sicurezza spetta agli organizzatori. È quanto sottolinea il presidente della sezione UDC di Mendrisio, Lucio Lorenzon, spiegando che all’interno del centro congressi Coronado non sono previste misure di sicurezza straordinarie. "Siamo in Svizzera, non vedo problemi nell'organizzare un evento del genere", spiega Lorenzon, precisando che l’organizzazione ha comunque notificato l’evento alle autorità competenti.

Una volta ricevuta la notifica, entra in gioco il Comune. A Mendrisio, è la Polizia comunale a fare da tramite. “In questi casi la richiesta viene trasmessa alla Polizia cantonale, che valuta la situazione", afferma Samuel Maffi, capo del Dicastero sicurezza e prossimità. La competenza per le aree esterne e le zone limitrofe all’evento, come piazze e vie d’accesso, non spetta infatti agli organizzatori, bensì alle forze dell’ordine.

La decisione finale sull’eventuale intervento passa dal Reparto interventi speciali. "Valutiamo diversi fattori: il contesto, il profilo dell’evento e le possibili criticità", esemplifica il capo del RIS, Andrea Cucchiaro. "In base a questi elementi, decidiamo se e con quali modalità intervenire". Un’analisi che viene effettuata caso per caso e che può portare, se ritenuto necessario, all’impiego di un numero maggiore di agenti. Un rafforzamento del dispositivo comporta inevitabilmente un aumento dei costi; in alcune situazioni, questi possono essere fatturati anche agli organizzatori dell’evento.