
È il chiodo fisso dell'associazione Rive pubbliche della Svizzera italiana (Rpsi): l'accesso pubblico alla riva lacustre dei campeggi di Minusio e Tenero. Il tratto interessato è lungo poco meno di 3 km ed è aperto liberamente alla cittadinanza unicamente da ottobre a Pasqua. Secondo l'associazione, la limitazione alla sola stagione invernale "contraddice i principi fondamentali del diritto pubblico e del demanio". Per questo motivo, "l’associazione Rpsi ha scritto al Consiglio di Stato, ai Municipi di Minusio e Tenero, e al Centro Sportivo Federale per chiedere una revisione della convenzione del 7 maggio 2019 che regola l’accesso al Sentiero delle Rive tra i campeggi di Mappo e Campofelice".
"Violazione manifesta della legalità"
Durante la stagione estiva, "il tratto di riva resta chiuso da cancelli e recinzioni che impediscono il passaggio, privando la cittadinanza di un bene che – per legge – dovrebbe essere sempre accessibile. Le rive del lago fanno infatti parte del demanio pubblico e devono rimanere liberamente fruibili da tutti, tutto l’anno, senza restrizioni arbitrarie". La chiusura sarebbe quindi "una violazione manifesta della legalità". Rpsi chiede di rivedere la convenzione firmata nel 2019 per garantire l'accesso pubblico tutto l'anno.
"Situazione non interpretabile"
Nel suo comunicato, l'associazione ricorda le basi legali sul tema. "Il diritto pubblico - di regola quello cantonale - invece determina l’uso e la fruizione di questi beni. L’art. 9 della Legge sul demanio pubblico a questo proposito indica che ognuno può utilizzare il demanio pubblico conformemente alla sua destinazione, rispettando i diritti altrui. I beni di pubblico dominio sono accessibili ed utilizzabili da tutti, senza necessità di autorizzazione e di pagamento di una tassa". Per Rpsi, "la situazione legale è quindi assolutamente chiara e non interpretabile".