
19 gradi per i locali riscaldati a gas in caso di penuria energetica. La misura posta in consultazione dal Consiglio federale potrebbe spingere gli inquilini a chiedere una riduzione dell'affitto. Secondo il Codice delle obbligazioni, un appartamento troppo freddo è considerato infatti un "difetto", così come lo sono, ad esempio, le pareti macchiate, il guasto dell'ascensore al quarto piano o i rumori di costruzione nell'appartamento sovrastante. In questi casi, gli inquilini possono chiedere una riduzione dell'affitto, ha evidenziato la SonntagsZeitung nella sua edizione di domenica.
Una riduzione dell’affitto di circa il 20%
Secondo il foglio informativo dell'associazione degli inquilini, con una temperatura ambiente tra i 16 e i 18 gradi ci si può aspettare una riduzione dell'affitto di circa il 20%. Nelle sue osservazioni sulla bozza di ordinanza messa in consultazione, il Governo lascia tuttavia la parola ai tribunali. "Solo i tribunali competenti in materia di locazione potrebbero fare chiarezza", scrive.
Proprietari preoccupati
La proposta in consultazione ha messo in subbuglio il settore immobiliare. Stando all’Associazione svizzera dell’economia immobiliare la regola dei 19 gradi non sarebbe attuabile perché la temperatura è difficilmente quantificabile. La temperatura, per esempio, è più bassa vicino al pavimento rispetto al soffitto o è diversa in bagno rispetto alla camera da letto. Critiche vengono inoltre rivolte al Consiglio federale per il fatto che la questione venga lasciata ai tribunali. Una situazione poco chiara al punto che i proprietari potrebbero essere minacciati di azioni legali per riduzioni di affitto. Rispondendo alla consultazione, l’associazione ha quindi chiesto che la Confederazione definisca direttive concrete per la misurazione della temperatura ambiente.
Trovare un accordo con il proprietario
Sulla questione i colleghi di Ticinonews hanno interpellato Adriano Venuti, presidente regionale dell'Associazione Svizzera degli inquilini (Asi), per capire se ci siano effettivamente i margini per richiedere una riduzione dell’affitto. “Teoricamente ci potrebbe essere la possibilità di richiedere una riduzione proporzionale in base alla quantificazione del danno. La soluzione migliore sarebbe quella di riuscire a mettersi d'accordo o parlarsi. Occorre individuare i casi singolarmente. Se c'è la possibilità di ridurre, si riduce. Se non c'è, non vedo il motivo di imporre una riduzione del genere”. Ma se l'accordo tra inquilino e proprietario non viene trovato, ci sono gli estremi per agire legalmente? "Dipende”, risponde Venuti. “È già difficile quantificare la temperatura di un alloggio. In una camera da letto, dove si entra alle 23 e si esce alle 6 di mattina, 19 gradi possono andare bene. Ma in un soggiorno dove, per esempio, una persona anziana sta tutto il giorno, può diventare un problema”.