
Il comitato studentesco e la commissione delle autogestite del Liceo di Bellinzona hanno lanciato una petizione indirizzata al collegio docenti e alla direzione scolastica, chiedendo il ripristino della durata delle giornate autogestite a cinque giorni, invece dei tre decisi dal collegio dopo aver bocciato la proposta del corpo studentesco. Una richiesta che trova il sostegno del SISA (Sindacato Indipendente Studenti e Apprendisti), sottolineando come queste giornate costituiscano "un'occasione privilegiata per trattare temi non inclusi nei piani di studio, ma anche un'opportunità unica per discutere in modo critico i problemi della scuola e della società". Il Sindacato rimarca inoltre come questi momenti sono significativi "per il fondamentale lavoro formativo e di responsabilità dei giovani, poiché consentono agli studenti di partecipare attivamente alla vita scolastica dell’istituto".
Momento di "autodeterminazione studentesca"
Nel comunicato il SISA evidenzia anche il fatto che - a suo dire - i giovani sono sempre più "esclusi dalla possibilità di essere parte integrante della cultura, rischiando di scivolare in un senso di disillusione, le giornate autogestite rappresentano un momento essenziale di autodeterminazione studentesca, di democratizzazione della cultura e di emancipazione intellettuale". Per questi motivi il Sindacato si dice sorpreso dalla "scarsa tolleranza mostrata da gran parte dei docenti: solo 3 di essi hanno infatti firmato la petizione". Il SISA si batte infatti da anni per il diritto alle autogestite. Nel 2020 il Parlamento ha accolto una nostra proposta, introducendo nei regolamenti scolastici delle scuole medio-superiori e professionali il diritto a un minimo di due giornate autogestite. "Pertanto, invitiamo la direzione e il collegio docenti del Liceo di Bellinzona, una scuola in cui la cultura delle autogestite è fortemente radicata, a dare fiducia agli studenti accogliendo la richiesta di ampliare a cinque il numero delle giornate autogestite".