Ticino
“Ripristiniamo le gite di maturità”
Immagine CdT
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Redazione
3 anni fa
Gli studenti di quarta liceo potranno andare in gita di maturità, ma solo per una notte. La decisione fa storcere il naso e i comitati studenteschi scrivono al Decs

Gli studenti dei licei ticinesi si appellano al Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs) per reintrodurre la gita di maturità. Stando a quanto appreso dagli stessi studenti il Collegio dei direttori delle Scuole Medie Superiori ha deciso, “per lanciare un segnale di cauta e progressiva ripresa verso una ritrovata normalità” di “consentire che le classi di Quarta liceo possano svolgere le gite di maturità” (che dovrebbero tenersi durante il mese di marzo) per una sola notte in luogo della settimana usuale. Anche il Sindacato Indipendente degli studenti e apprendisti(Sisa) ha lanciato una petizione in tal senso.

“Assolutamente ingiustificata”
Questa decisione, spiegano i comitati studenteschi dei vari licei, è venduta come una benevola e generosa concessione, ma “alla luce dell’attuale situazione epidemiologica è assolutamente ingiustificata”. Mentre la società tutta si appresta a tornare alla normalità, “la scuola pare rimasta in una bolla di sapone, come se gran parte della popolazione non fosse già vaccinata o contagiata, o come se l’Europa non si stesse avviando verso una sorta di fine della pandemia”, sottolineano. Insomma, secondo gli studenti è un modo per speculare su di loro. “Non è possibile difendere l’uso di pesi e misure così diversi: le gite di maturità vengono ridotte ad una sola notte mentre le piste da hockey sono gremite, le discoteche affollate a dismisura e si assiste ad ammucchiamenti in grande stile nelle più varie situazioni”, contestano.

“Vogliamo la gita di quattro notti”
Per poter partecipare alla gita di una notte – spiegano – saranno richiesti vaccino e tampone. “Quelle stesse misure con le quali è possibile accedere ad un qualunque grande evento senza nessun’altra forma di limitazione”. Allora si chiedono “come si può spiegare l’uso di criteri così diversi?”. I giovani hanno “già sofferto abbastanza” in questi anni di pandemia. Proprio loro, spesso denunciati come “untori”, sono stati “più degli altri soggetti a restrizioni e limitazioni” e radicali cambiamenti nelle loro abitudini di vita sociale. Per questo – concludono – “la decisione di annullare le gite di maturità è totalmente fuori tempo e assolutamente controcorrente” rispetto alla rotta che la società intera sta prendendo in questi mesi. Gli studenti, dunque, chiedono al Collegio dei direttori di ritornare sulla propria decisione, “reintegrando le gite di maturità di quattro notti”.

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