Ticino
Riparte il progetto Corona Immunitas
Lara Sargenti
2 anni fa
3000 ticinesi riceveranno prossimamente l’invito a partecipare allo studio. Il professor Albanese: “L’obiettivo è monitorare questa nuova fase della pandemia alla luce della fine delle misure restrittive”

All’indomani degli allentamenti decisi a livello federale, lo studio Corona Immunitas Ticino, condotto da USI e SUPSI, riparte con una nuova raccolta di dati epidemiologici sulla diffusione del coronavirus e sull’impatto della pandemia nella popolazione. Lo scopo è continuare a misurare lo sviluppo e la durata della risposta anticorpale in nuovo campione di residenti in Ticino, tenendo conto dell’andamento della campagna vaccinale, delle nuove varianti del virus e dei recenti allentamenti delle misure di prevenzione. “In questa fase è importante vedere come continua e se continua a diffondersi l’infezione”, spiega a Ticinonews il professore Emiliano Albanese, che insieme al professor Luca Crivelli guida il progetto. “Questo lo si può fare solo con lo studio che misura gli anticorpi. L’altro aspetto importante è la persistenza di questi anticorpi. Ci saranno quindi dei nuovi prelievi a marzo e poi in estate. Ci sono ancora delle domande senza risposta. In particolare è importante capire cosa accade in questa fase alla luce sia della campagna vaccinale, sia dell’allentamento delle misure restrittive”.

Il nuovo studio
Su richiesta dell’Ufficio federale della sanità pubblica, a partire dal 2022 Corona Immunitas Ticino è stata selezionata tra le “Fast Response Units” del programma nazionale Corona Immunitas, insieme ai cantoni Vaud e Zurigo, per continuare a fornire alle autorità dati aggiornati sull’andamento della pandemia. Il progetto riparte dunque in una nuova fase pandemica: un campione rappresentativo della popolazione (3’000 residenti in Ticino a partire dai 16 anni) è stato estratto dall’Ufficio federale di statistica e verrà invitato nei prossimi giorni a prendere parte allo studio. Ai partecipanti verrà chiesto di effettuare due test sierologici nel corso dell’anno e di compilare dei questionari focalizzati sulla salute, su eventuali sintomi, sui comportamenti e sul benessere psicologico.

I dati dell’ultimo anno: sieroprevalenza al 73% a giugno 2021
Già lo scorso anno, dal luglio 2020 a dicembre 2021, nell’ambito del progetto sono stati raccolti dati di oltre 3’000 ticinesi. I risultati aggregati hanno permesso di monitorare la sieroprevalenza (cioè la vera diffusione dell’infezione nella popolazione), ma anche i comportamenti legati alla pandemia e l’impatto di quest’ultima sulla salute fisica e mentale della popolazione. In un anno, hanno reso noto i ricercatori tramite un comunicato stampa di USI e SUPSI, la sieroprevalenza in Ticino è aumentata dal 12% (luglio 2020) al 16% (novembre 2020) fino a raggiungere il 73% (giugno 2021). “La maggior parte dei ticinesi ha gli anticorpi contro il SARS-CoV-2, il virus del COVID-19, ma persistono differenze marcate tra le fasce d’età e in base alla copertura vaccinale”.

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