
Creare un ente unico per il coordinamento e la gestione del soccorso animali, istituire un Fondo dedicato e rivedere la tassa sui cani. Sono queste le principali novità della riforma presentata ieri dal Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) che riguarda la riorganizzazione del soccorso agli animali in Ticino. Una riforma che ha lo scopo di garantire un servizio più efficiente nonché migliorare la tutela degli animali e la collaborazione tra i diversi enti, che dovrà prima passare dal Gran Consiglio per entrare in vigore.
La necessità di cambiare
Attualmente il sistema cantonale di soccorso agli animali si basa su una rete di spazi e strutture, valorizzata dalla collaborazione delle autorità con le Società protezione animali (SPA) riconosciute. Ma a fronte di un numero di cani sempre maggiore, di un aumento degli interventi e della loro complessità, oltre a nuovi requisiti di formazione e di autorizzazione previsti dalla normativa federale per lo svolgimento di attività professionali con animali, è stata riconosciuta la necessità di modificare l'attuale assetto organizzativo. "Negli ultimi 8 anni abbiamo osservato un aumento importante del numero di cani", sottolinea Raffaele De Rosa, direttore del DSS, ai microfoni di Ticinonews. "Ad oggi abbiamo 35mila cani, siamo il secondo cantone per numero di cani per abitanti. È però aumentato anche il numero di interventi, da parte delle Società di protezione degli animali, dei comuni e dell'Ufficio del veterinario cantonale. Interventi che sono diventati anche sempre più complessi e urgenti, non di rado durante il weekend o di notte".
La centralizzazione della gestione
Un Gruppo di lavoro, istituito dal Governo nell’agosto 2022, ha quindi elaborato una proposta, condivisa all'unanimità, che prevede la centralizzazione della gestione delle esigenze cantonali e comunali in un Ente unico, a complemento delle attività già svolte dalle Società Protezione Animali. Questo ente garantirà prontezza d’intervento su animali vaganti, domestici o selvatici, il ricollocamento di animali in seguito a interventi delle autorità e il soccorso di animali in difficoltà, oltre a un servizio di picchetto attivo 24 ore su 24. L’Ente unico potrà a sua volta collaborare con le SPA riconosciute già attive sul territorio.
Un fondo dedicato
Un Fondo dedicato sosterrà le attività di prevenzione e soccorso, finanziando campagne sulle tematiche di attualità, il ricollocamento di animali, l’acquisto di attrezzature e di strutture per gli enti riconosciuti, nonché la formazione e l’aggiornamento delle collaboratrici e dei collaboratori.
Una nuova tassa sui cani
Il finanziamento del progetto è previsto anche attraverso una modifica della tassa sui cani: dall'attuale importo stabilito da ciascuno comune entro i 50 e i 100 franchi si propone di passare da un minimo di 75 a un massimo di 125 franchi. Ogni Comune potrà continuare a decidere l'importo entro questa forchetta.

Corso obbligatorio
Il progetto include inoltre l'introduzione di un corso teorico obbligatorio per nuovi detentori di cani, o per chi non abbia detenuto cani nei dieci anni precedenti. La formazione, il cui costo rimarrebbe a carico dei partecipanti, servirà a fornire le competenze necessarie per una gestione responsabile dell’animale, a tutela del suo benessere e a favore di una convivenza sicura e armoniosa con la comunità.
Inasprimento delle multe
Sempre nel contesto del progetto si prevede l’introduzione della procedura di multa disciplinare semplificata per facilitare il perseguimento delle infrazioni minori alla Legge sui cani. Tra queste figurano la conduzione senza guinzaglio e la mancata raccolta degli escrementi. Non da ultimo, il Veterinario cantonale potrà costituirsi accusatore privato nei procedimenti per delitti contro gli animali.