
Analizzare l’occupazione reale di ogni sede cantonale, identificando superfici sottoutilizzate, doppioni e stabili non strategici; accorpare funzioni compatibili negli stessi edifici, chiudere i piani semivuoti e ottimizzare gli spazi in base alle esigenze attuali; non rinnovare i contratti di locazione che non risultano più necessari e concentrare gli uffici in immobili già esistenti. È la proposta d’intervento formulata dall’Associazione d’area del PLRT LEA (Libertà, Energia, Ambiente) per migliorare l’efficienza dell’amministrazione cantonale, ridurre i costi strutturali e diminuire l’impatto energetico degli stabili pubblici.
“Lo Stato deve utilizzare lo spazio di cui ha realmente bisogno”
“Oggi il Cantone occupa un numero elevato di superfici amministrative, distribuite in più sedi, spesso in affitto, con uffici parzialmente utilizzati e spazi che non rispecchiano le reali necessità operative”, si legge in un comunicato. Questo “comporta sprechi significativi, sia sul piano immobiliare che su quello energetico”. La proposta della LEA parte da un principio: “Lo Stato deve utilizzare lo spazio di cui ha realmente bisogno”. Riducendo i locali sottoutilizzati e ottimizzando la distribuzione degli uffici, “il Cantone può ottenere risparmi immediati sugli affitti e ridurre in modo strutturale i consumi di riscaldamento, elettricità e manutenzione”.
L'auspicio
In conclusione, “una razionalizzazione di almeno il 15-20% delle superfici utilizzate è pienamente raggiungibile e permetterebbe al Cantone di risparmiare alcuni milioni di franchi ogni anno, oltre a diminuire in modo sostanziale i consumi energetici degli edifici pubblici”. Meno metri quadrati riscaldati e illuminati “significa avere un’amministrazione cantonale più responsabile e allineata ai principi di sostenibilità economica ed energetica”. “Parliamo di buon governo, non di ideologia", afferma il presidente LEA Christian Fini. "Ridurre gli sprechi immobiliari significa rispettare i contribuenti, consumare meno energia e rendere la pubblica amministrazione più moderna ed efficiente". Il Cantone "deve dare il buon esempio: ottimizzare ciò che ha prima di chiedere nuove risorse”.
