Ticino
Ricorre per un ritiro patente, il TF lo bacchetta
Redazione
11 anni fa
Fu trovato al volante in possesso di canapa. Si sottrasse ai controlli e perse la patente. La decisione, per lui indigesta, l'ha portato fino al tribunale federale

Il “ricorso” non è un ricorso. Un gioco di parole che riassume la decisione del Tribunale federale di giudicare inammissibile il ricorso presentato da un automobilista ticinese a cui era stata ritirata la patente a titolo preventivo.

I fatti risalgono a fine luglio 2013, quando l’uomo incappato in un controllo della Guardia di Finanza di Verbania perse la patente perché trovato in possesso di sostanze stupefacenti.

Pochi mesi dopo, l’uomo incorse in un altro controllo di polizia, questa volta nel Canton Argovia, mentre viaggiava senza patente. Sottoposto ad un esame del sangue e delle urine risultò positivo al consumo di canapa e ne ammise l’uso nei mesi precedenti al controllo.

A titolo preventivo, l’ufficio della circolazione di Camorino gli impose controlli medici settimanali e dopo tre mesi, di fronte a risultati negativi, gli riconsegnò la patente con l’obbligo di presentarsi settimanalmente dal medico e a consegnare un certificato che attestava l’assenza di una tossicomania.

Ma appena riottenuta la patente l’uomo non si è più presentato agli esami facendo scattare il ritiro della patente. Una decisione impugnata al Tribunale amministrativo cantonale che lo scorso aprile ha respinto il ricorso. L’uomo si è allora rivolto al Tribunale federale chiedendo un'udienza e presentando il “ricorso”, in cui però mancavano le motivazioni.

Una mancanza ritenuta inammissibile dal TF che nella sua decisione ha bacchettato il ricorrente: “Non si confronta del tutto con le differenti motivazioni poste a fondamento del giudizio impugnato, compiutamente motivato, nel quale sono state accertate le sue inadempienze riguardo ai controlli a lui imposti”.

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