
Inchiesta riciclaggio Fastweb: il “Gruppo Interfida” di Mendrisio dichiara la propria estraneità ai fatti ed esclude categoricamente un coinvolgimento suo o di suoi collaboratori nella vicenda.Negli scorsi giorni, sulla stampa svizzera ed estera, è stata menzionata una sedicente “Interfida SA”o “IF Interfida” o ancora “IF Interfida SA, Via Cantonale 19, Pambio Noranco” tra i soggetti coinvolti nelle indagini condotte dal Tribunale di Roma nell’ambito dell’inchiesta denominata “Phuncards-Broker”. Queste indagini interessano Fastweb, Telecom, l’ex senatore Nicola Di Girolamo e altri soggetti svizzeri e stranieri. "Da una lettura del testo integrale dell’Ordinanza del Tribunale ordinario di Roma, Sezione G.I.P. – G.U.P. – Ufficio 40°, documento peraltro reso pubblico - si legge nel comunicato stampa odierno di Interfida - risulta chiaramente che il soggetto interessato dall’inchiesta è totalmente estraneo al “Gruppo Interfida”, gruppo controllato da Interfida Holding SA (Mendrisio). La società interessata dall’inchiesta condotta dalla magistratura italiana parrebbe in realtà essere la fiduciaria IF SA con sede Pambio Noranco (Comune di Lugano). Questa fiduciaria è stata costituita negli anni ’90 con la ragione sociale “IF Interfid SA”, denominazione che è poi stata modificata in “IF SA” a seguito dell’intervento da parte dei legali del “Gruppo Interfida” proprio perché si temeva che vi fosse una confusione. Evidentemente questa confusione parrebbe persistere tutt’ora". "Nonostante questa evidente e manifesta confusione - si legge ancora - il settimanale “Il Mattino della Domenica” ha pubblicato un articolo in cui si sostiene che Interfida Holding SA figurerebbe tra le società utilizzate nell’ambito delle operazioni di riciclaggio oggetto dell’inchiesta condotta dalla magistratura romana. Si tratta di affermazioni false, finalizzate unicamente a screditare il direttore di Interfida Holding SA, considerata la sua carica pubblica".
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