Ticino
Riaperture: la Lega è insoddisfatta
© CdT/Gabriele Putzu
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Per la Lega dei Ticinesi il Consiglio federale “è sordo ai richiami della società civile e succube dei propri burocrati”

“Riaprire subito!”. Questo il messaggio inequivocabile della Lega dei Ticinesi a margine della conferenza stampa da Berna. Il partito si dichiara insoddisfatto per le decisioni.

“Il Consiglio federale pretende di protrarre ad oltranza il lockdown, avendo scandalosamente fallito nell’approvvigionamento di vaccini. La ricca Svizzera, che dovrebbe essere in cima alla classifica dei Paesi con più abitanti vaccinati, si trova invece miseramente sul fondo”, spiega in una nota il partito.

Il Consigliere federale Berset (PS) ed i vertici dell’UFSP “si dovranno assumere la responsabilità di questo disastro, che ha un prezzo altissimo sia in termini di vite umane che di costi economici ed occupazionali. Il lockdown non è più sostenibile e nemmeno è sostenuto dalla popolazione”, aggiungono.

Per la Lega dei Ticinesi “urge un cambiamento di paradigma: le attività economiche (ristoranti, palestre, teatri, ecc.) che dispongono di piani di protezione, nei quali hanno investito parecchie risorse, vanno subito riaperte”. Per la precisione la campagna di vaccinazione “deve accelerare”. “Testare, vaccinare e riaprire: non c’è altra via per evitare alla Svizzera lo sfacelo sanitario, sociale, economico, occupazionale ed umano”, sostengono.

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