Ticino
Riaperto il San Gottardo
Redazione
11 anni fa
E intanto Patrizia Pesenti tuona: "Un disastro il tunnel chiuso, occorre il raddoppio"

È già stata riaperta alla circolazione la galleria autostradale del San Gottardo, teatro ieri sera dell'incendio di un camion olandese, fortunatamente domato senza che vi siano stati feriti. I lavori di sgombero si sono conclusi poco dopo la mezzanotte.

E casualmente, proprio mentre nel San Gottardo i pompieri spegnevano le fiamme, poco più a nord, a Schattdorf (UR), si teneva un dibattito sul raddoppio del tunnel autostradale, durante il quale l'ex consigliera di Stato socialista Patrizia Pesenti è uscita allo scoperto esprimendo per la prima volta in pubblico il suo pieno sostegno alla costruzione di una seconda canna sotto il San Gottardo.

"Le Alpi e il Gottardo non cambiano, ma noi e la nostra mobilità sì" ha dichiarato la socialista davanti alla platea, secondo quanto riporta oggi il Corriere del Ticino. "Non servono soluzioni vecchie per problemi nuovi. Ora si tratta di scegliere una soluzione per il risanamento. Dobbiamo scegliere la migliore. Non per oggi, ma per il 2035."

Pesenti sa che il suo partito ha una posizione diametralmente opposta, tanto da essere il promotore della raccolta firme contro il raddoppio. "Ma ormai si saranno rassegnati" ha commentato ironicamente.

Tornando seria, Patrizia Pesenti ha affermato che "non ha senso costruire quattro gigantesche stazioni di carico per trasportare i camion e le auto sui treni. Bisogna capire che non si tratta di scegliere fra la conservazione di un ambiente bucolico e un secondo tunnel, ma fra due varianti di risanamento. Una molto invasiva per i territori interessati, cara ed inefficiente: in altri termini una follia. L'altra, il tunnel di risanamento, ponderata e concreta."

"La Svizzera interna spesso di dimentica del Ticino, lo constato di persona lavorando a Zurigo" ha aggiunto Pesenti. La quale in conclusione ha lanciato una proposta futuristica, nonché al momento incostituzionale: "Se un domani dovessero circolare solo auto a propulsione elettrica, non ci sarebbe ragione di non aprire la seconda corsia di marcia."

Sempre ieri, ricordiamo, erano stati gli oppositori borghesi al raddoppio a presentarsi alla stampa, nel corso di una conferenza tenutasi a Chiasso. Il dibattito in vista delle probabili urne è ufficialmente lanciato, con tanto di pezzi grossi in campo.

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