Ticino
Referendum sull’aumento della tassa sui rifiuti?
Immagine red/CdT
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Daniele Coroneo
3 anni fa
Se l’aumento della tassa sul sacco proposto dal Municipio di Bellinzona dovesse essere accettato dal Consiglio comunale, il gruppo Lega-Udc si dice pronto a lanciare un referendum

Non smette di fare discutere il preventivo 2022 della Città di Bellinzona: a fare storcere il naso al gruppo Lega-Udc della Capitale c’è in particolare l’aumento della tassa base sui rifiuti, che il Municipio della Turrita propone di alzare il prossimo anno da 80 a 150 franchi. Ora la palla è nelle mani del Consiglio comunale, ma la destra bellinzonese avverte: se il Legislativo dovesse approvare l’aumento proposto dal Municipio, è pronta a lanciare il referendum.

Un preventivo “pieno di espedienti”
Secondo Brenno Martignoni, già sindaco di Bellinzona e attualmente consigliere comunale per Lega-Udc, il preventivo 2022, che contiene pure la proposta di aumento della tassa sui rifiuti, “non ha un progetto, una direzione e un punto di arrivo. È pieno di espedienti (volti a risanare le finanze comunali, ndr) che però non servono”.

Principio “chi inquina, paga” non rispettato
E uno degli “espedienti” è l’aumento della tassa sui rifiuti. “Un aumento che va a gravare sulle cittadine e i cittadini, che nulla possono nei confronti di una gestione poco lungimirante”, commenta l’ex sindaco, che condanna pure il mancato rispetto del principio del “chi inquina, paga”. “Qualcosa non funziona: non è normale andare a pescare nelle tasche delle persone per porre rimedio a delle situazioni che non si riescono a gestire”.

Verso il referendum?
Lega e Udc di Bellinzona non intendono dunque assecondare la proposta dell’Esecutivo, minacciando il referendum se l’aumento dovesse essere approvato. “Un Municipio che osa tanto deve poi misurarsi con i cittadini”, conclude Martignoni.

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