Alimentazione
Record di uova in Svizzera: "Cambiano le abitudini alimentari"
Redazione
19 ore fa
Secondo l'avicoltore Marco Consonni sono diversi i motivi che spingono a consumare più uova a tavola: dai miti sfatati al vegetarianismo. La nutrizionista Chiara Jasson: "In assenza di patologie fino a un uovo al giorno è considerato più che accettabile".

Mai così tanta richiesta di uova. Negli ultimi anni in Svizzera si è assistito a un vero e proprio boom della domanda da parte dei consumatori che la produzione locale non riesce a soddisfare. Secondo l'avicoltore Marco Consonni dell'azienda Al Formicaio di Ponte Capriasca anche in Ticino occorrerebbe incrementarla di circa diecimila uova al giorno: "Nel nostro Cantone c'è una leggera mancanza e siamo alla ricerca di produttori", conferma a Ticinonews.

"Cambiano le abitudini alimentari"

Una tendenza che agli occhi di Consonni ha diverse spiegazioni: "La popolazione è più globale, ci sono culture abituate a mangiare molte più uova", spiega. Non solo: recenti studi hanno anche sfatato molti miti. "Ci sono ragioni salutiste che spingono a consumare meno carne perché è anche stato dimostrato che le uova non aumentano il colesterolo. Stesso discorso per i vegetariani". Senza dimenticare l'attenzione per la produzione locale, attenta al benessere degli animali. Si è così passati dalle circa 180 uova consumate pro capite all'anno nel 2023 alle oltre 195 del 2024. "Se rapportate ai 9 milioni di svizzeri, annota l'avicoltore, sono davvero tante". 

"Soddisfare il fabbisogno al 100% sarebbe controproducente"

Per andare incontro alle esigenze della grande distribuzione, il Consiglio federale ha dunque deciso di raddoppiare il quantitativo delle importazioni dall'estero al minimo dei dazi. Una soluzione che va nella giusta direzione secondo Consonni che però mette anche in guardia: pur in aumento, la richiesta di uova durante l'anno conosce dei picchi. "Le galline producono sempre uova e passata la Pasqua la richiesta crolla del 50%: non si può interrompere la produzione di uova dall'oggi al domani", argomenta Consonni che chiosa: "È dunque sbagliato produrre per coprire i picchi, bisogna produrre per coprire il fabbisogno medio". 

L'influenza delle mode

L'aumento di richiesta delle uova è legato anche al fenomeno delle mode, con diverse ricette che spopolano sui social, constata la nutrizionista Chiara Jasson. "Negli ultimi anni abbiamo visto l'esplosione di ricette di avocado-toast, con l'uovo sopra. Oppure di diete a basso contenuto di zuccheri, che hanno portato a fare colazioni più salate e quindi a base di uova. Ci sono poi diete iperproteiche o chetogeniche, che hanno sicuramente contribuito a un incremento del consumo di uova". Ma c'è anche la scienza e la ricerca che hanno fatto dei passi avanti, aggiunge la nutrizionista. "La posizione scientifica è cambiata: ci sono studi che hanno sfatato il mito dell'uovo e del colesterolo, quindi il loro consumo è sicuramente aumentato".

Il consiglio della nutrizionista

Ma quasi 200 uova a testa nel 2024 dal punto di vista nutrizionale fanno bene o male? Secondo Jasson non si può generalizzare, bisogna sempre tenere conto del fabbisogno del singolo. "Ci sono persone che tendono a iperprodurre e assorbire il colesterolo, quindi un uso eccessivo di uova non sarebbe consigliato. Diciamo che in assenza di patologie fino a un uovo al giorno è considerato più che accettabile, ci sono persone che ne sopportano anche di più e possono permettersi di mangiarne di più, altre che invece non dovrebbero superare le 3-4 a settimana".