
67 veicoli controllati e 250 partecipanti identificati. Impianto per la riproduzione della musica sequestrato e diverse multe emesse per reati commessi nell'ambito della circolazione stradale. È il bilancio del rave non autorizzato svoltosi nella zona del pizzo Erra, nella frazione di Anzonico (Faido), tra sabato 28 e domenica 29 giugno. Nei confronti di due persone si è inoltre proceduto per contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti, è stata accertata una guida in stato di inattitudine e, in un caso, è stata constatata un'infrazione alla Legge sulle armi e a quella sugli stranieri e la loro integrazione (entrata illegale), procedendo all'incasso di un importo a copertura delle spese.
L'operazione
La segnalazione - a festa già iniziata e quando sul posto si trovava oltre un centinaio di persone - è giunta sabato alle 23. Dopo una prima fase di dialogo e nonostante le ripetute intimazioni a smontare l'impianto audio e a lasciare l'area, gli organizzatori hanno proseguito con l'evento non autorizzato. Si è quindi bloccato l'accesso stradale alla zona. Successivamente, si è effettuata una serie di controlli della circolazione nei confronti di coloro che lasciavano l'area, avviando quindi il dispositivo che ha portato alle identificazioni e ai relativi accertamenti. Nel corso della giornata di domenica, la situazione è gradualmente rientrata nella normalità. Gli approfondimenti, viene spiegato, proseguono anche al fine di verificare ulteriori possibili fattispecie penali, in particolare nei confronti degli organizzatori.
Prevenire sensibilizzando la popolazione
In considerazione del fatto che questi raduni avvengono in zone discoste e alla luce anche delle modalità organizzative (le informazioni e le istruzioni di ritrovo vengono precisate anche solo poche ore prima dell'evento, generalmente tramite chat "chiuse" o con messaggio a lettura autodistruttiva), la polizia ricorda come sia fondamentale porre l'accento sul tema della prevenzione sensibilizzando la popolazione, i Comuni e i Patriziati, sull'importanza di allarmare e informare immediatamente la Centrale comune d'allarme (CECAL) della Polizia cantonale ogniqualvolta si sospetta che un evento del genere possa aver luogo. Movimenti sospetti e afflussi accresciuti di veicoli in una zona discosta possono per esempio essere un segnale degno di attenzione. Una rapida segnalazione permetterà di "sganciare" subito le necessarie misure.