
Il Corriere del Ticino l'ha definito "il giallo degli orologi nei boschi del Monte Verità."
È infatti una storia assai curiosa quella che mercoledì sera ha visto quale protagonista un ragazzino domiciliato nel Locarnese.
Il giovane si stava allenando nei boschi sulle pendici del Monte Verità, sopra Ascona, insieme a una quarantina di altri sportivi, nell'ambito di un'esercitazione di corsa di orientamento.
A un certo punto il ragazzino ha fatto una leggera deviazione dal percorso, imbattendosi così tra i cespugli in una borsa, ben celata tra il fogliame del sottobosco.
Immaginando si potesse trattare di refurtiva, il giovane non ha toccato la borsa ed ha ricominciato a correre, annotandosi comunque il luogo del ritrovamento.
Poco dopo ha riferito della borsa a un altro partecipante all'esercitazione, guarda caso un rappresentante delle forze dell'ordine.
Quest'ultimo si è quindi recato, insieme a un collega, nel luogo del nascondiglio della borsa.
L'ha aperta e al suo interno ha trovato almeno una quindicina di orologi nuovi di zecca, ancora confezionati e con il numero di serie.
Gli agenti hanno setacciato il luogo del ritrovamento della borsa, alla ricerca di indizi. E subito sono partite le ricerche per capire da dove provenissero gli orologi.
Si sta ora vagliando tutte le denunce giunte recentemente in Polizia: è infatti assai probabile che la borsa sia stata abbandonata da dei ladri, con l'intento di recuperarla nei giorni seguenti.
Ma prima di loro è passato il ragazzino, che ha visto così la sua corsa d'orientamento tramutarsi in una vera e propria caccia al tesoro.
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