
Da oltre una settimana l’incendio nel Gambarogno tiene banco nella cronaca locale. Ad avere colpito l’opinione pubblica ticinese c’è stata anche l’evacuazione dell’intero villaggio di Indemini. Come stanno vivendo quindi questa situazione i suoi abitanti? Ticinonews è andato a parlare con alcuni di loro.
“Un posto importante per noi”
“Venivo qui già da bambina, durante le vacanze. Quindi posso dire di avere radici qui”, racconta Anne. “È sempre stato un posto molto importante per me. E quattro anni fa abbiamo deciso di stabilirci qui”. Guardando alla notte in cui sono stati allontanati dalla loro casa, Peter ricorda soprattutto un sentimento: “Paura. Paura che tutto bruciasse”, spiega Peter. “Era uno spettacolo orribile da vedere. Non sapevamo poi se fosse pericoloso, soprattutto per le case. Per fortuna, per il villaggio è andata bene”. “Anch’io avuto paura”, rincara Anne. “Quando abbiamo lasciato Indemini ci siamo chiesti: ‘Quando torneremo, la casa sarà ancora qui?’ Rischiavamo di perdere tutto”.
Il legame che unisce tutti
Peter e Anne sono svizzero-tedeschi, ma Indemini è casa loro:“Abbiamo contatti con chiunque qui e tutti sanno tutto, perché non siamo in molti. Ci si parla, ci si incontra, ci si aiuta quando c’è un problema. È un bel posto per vivere”, commenta Ann. E riguardo all’acqua potabile che non è ancora tornata, Peter se la cava con una battuta: “Meglio bere un bicchiere di vino”.
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